Le acque del Po sono limpide e pulite, come non le si vedeva da tempo.
Gli effetti dei provvedimenti restrittivi adottati dal Governo italiano per cercare di arginare la diffusione della pandemia di coronavirus si ripercuotono anche sui fiumi. Come si può vedere in alcuni filmati diventati popolari in rete, le acque del fiume Po sono più limpide in questi giorni di emergenza sanitaria.
La cristallinità delle acque del fiume con il bacino idrografico più esteso di tutta Italia è la prova, se così vogliamo definirla, che l’uomo è il diretto responsabile dell’inquinamento del nostro Pianeta.
Coronavirus: gli effetti del lockdown sull’inquinamento
Il calo del traffico e la riduzione delle attività industriali in tutta la Penisola hanno indirettamente permesso ad altri fattori, quali l’inquinamento atmosferico, di diminuire drasticamente. Oltre all’Italia, dove le acque del fiume Po e dei canali di Venezia appaiono più limpide e pulite, gli effetti “collaterali” del lockdown e del conseguente calo delle polveri sottili sono visibili anche in altre parti del mondo. I cittadini del Punjab, zona nel nord dell’India, per esempio, in questo periodo di emergenza sanitaria sono riusciti per la prima volta in oltre 30 anni a vedere la catena montuosa dell’Himalaya.
Po, acque in costante calo per via della siccità
Nonostante l’aspetto quasi irriconoscibile delle sue acque, il livello del fiume Po desta qualche preoccupazione. Secondo i dati emersi dalle ultime analisi effettuate dall’Osservatorio Permanente dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po – Ministero dell’Ambiente, l’acqua nel fiume è in “lento e costante esaurimento” anche se ad oggi “non si manifesta un contesto diffuso di evidente scarsità idrica e questa situazione palesa che le ultime piogge cadute e le precipitazioni nevose hanno scongiurato, per ora, una ulteriore immediata emergenza dettata dalla siccità che in altre aree del nostro paese sta mettendo già in seria difficoltà tutto il comparto agricolo”.