Coronavirus e riaperture, Conte: “Se possibile le anticipiamo”

Fino al 17 maggio saranno in vigore le misure contenute nell’ultimo Dpcm. Non ignoro le richieste di alcune Regioni e di alcune particolari categorie di anticipare l’apertura delle rispettive attività. Siamo al lavoro anche per questo, avendo sempre come prioritario l’interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini”. Queste le parole del premier Giuseppe Conte in un’intervista ad Affaritaliani, dopo la prima giornata della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, nel corso della quale si è dichiarato soddisfatto del comportamento degli italiani e si è espresso in merito ad alcuni dei temi più caldi del momento legati alla pandemia di coronavirus.
Le Regioni ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati. Con il rispetto delle regole sono fiducioso che la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori”.

Coronavirus e fase due, Conte: “Italiani si stanno comportando responsabilmente

Al di là di singoli episodi, abbiamo riscontrato un comportamento molto responsabile da parte degli italiani”, ha dichiarato il presidente del Consiglio dei ministri, soddisfatto del grande senso di responsabilità mostrato da buona parte della popolazione della Penisola, che ha tanta voglia di ripartite, ma che è consapevole di poterlo fare solo in sicurezza, con estrema attenzione e nel rispetto delle regole. “La risposta dei cittadini si sta confermando all’altezza delle difficoltà del momento, da Nord a Sud, da Milano a Roma, da Torino a Napoli, da Genova a Palermo. Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi. È un primo passo incoraggiante, ma non dimentichiamo che la strada è lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia”.

Coronavirus e Decreto Liquidità, Conte: “Occorre uno sforzo in più da parte delle banche”

Nel corso dell’intervista, Conte, parlando del “Decreto Liquidita”, ha ribadito che è fondamentale che le imprese abbiano la possibilità di accedere facilmente a forme di sostegno economico e di essersi attivato in prima persona per accelerare le tempistiche di queste procedure, necessarie per evitare problemi di liquidità.

Siamo consapevoli di alcuni ritardi, in un quadro comunque di assoluta straordinarietà, ed è per questo che nel nuovo decreto economico ci siamo concentrati su meccanismi ancora più veloci e diretti di sostegno alle imprese. Occorre adesso anche uno sforzo in più da parte del sistema bancario per rendere più spedite le procedure ed è per questo che stiamo verificando con i vertici delle imprese bancarie lo stato di attuazione del “decreto liquidità”.

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