Coronavirus: dopo i tamponi, ecco il contact tracing in Luxottica

Come molte altre imprese italiane, anche Luxottica ha introdotto delle misure per affrontare al meglio la Fase 2 e gestire in modo efficace l’emergenza coronavirus. Da fonti interne si apprende che l’azienda ha annunciato ai dipendenti l’implementazione di un nuovo modello di prevenzione in tutte le sue sedi, sotto il patrocinio scientifico del Dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova. A partire da oggi, giovedì 21 maggio, le misure di sicurezza e prevenzione passiva saranno affiancate a meccanismi di sorveglianza attiva, tra cui un “protocollo tamponi” e un sistema di monitoraggio dinamico del rischio di contagio.

Il “protocollo tamponi” di Luxottica

Dall’11 maggio, Luxottica offre a tutti i suoi dipendenti la possibilità di sottoporsi a dei tamponi gratuiti. Questa iniziativa si appoggia al nuovo Laboratorio Covid-19 diretto dal professor Crisanti, in grado di gestire fino a 40mila tamponi diagnostici al mese. In parallelo alla prima fase di test, finalizzata a isolare i positivi asintomatici, l’azienda e l’Università di Padova stanno creando un sistema digitale in grado di mappare il livello di esposizione al rischio contagio di ognuno dei dipendenti. Questo strumento permetterà a Luxottica di eseguire tamponi più mirati e di gestire con maggiore efficacia l’emergenza sanitaria all’interno delle proprie sedi. Per consentire all’algoritmo di essere sempre aggiornato, i dipendenti dovranno fornire varie informazioni utili per classificare contesti e comportamenti a rischio, oltre ai dati epidemiologici giornalieri del comune di residenza o domicilio.

Il badge di prossimità

Per aiutare il personale a rispettare il distanziamento sociale e gestire eventuali contatti a rischio, nei prossimi giorni Luxottica introdurrà un badge di prossimità. Dotato di un sensore digitale, il cartellino avviserà i dipendenti quando supereranno la distanza minima di 1,5 metri dai loro colleghi e invierà il dato di contatto a un database centrale. Il tutto avverrà nel pieno rispetto della privacy. Il badge, infatti, non possiede funzioni di geolocalizzazione e invia i dati in modo anonimo. Le informazioni raccolte tramite il suo utilizzo permetteranno di ricostruire gli eventuali contatti di un dipendente positivo al Covid-19, così da poter identificare e sottoporre a tampone le persone potenzialmente esposte al contagio.

Prosegue lo smart working

In linea con quanto previsto dal Decreto Rilancio, Luxottica, assieme alle organizzazioni sindacali, ha deciso di estendere il periodo di cassaintegrazione dei dipendenti. Inoltre, è stata estesa l’integrazione al 100% della retribuzione netta mensile di tutti i lavoratori che dovranno accedere all’ammortizzatore sociale. Tutte le misure introdotte per affrontare la Fase 2 si affiancheranno allo smart working, necessario per assicurare una riduzione del personale presente nelle sedi dell’azienda.

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