(Milano). Alessandro Azzoni, fondatore del ‘Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio’, gruppo che ha già raccolto l’adesione di 80 famiglie e parenti, commenta le parole dell’OMS sulle tantissime morti per Coronavirus nelle case di riposo di tutto il mondo. “Non vorrei passasse il messaggio che, visto che siamo tutti uguali e che succede dappertutto, ci sia un ‘libera tutti’ per chi ha delle responsabilità. Ci sono RSA, anche a Milano dove le morti e i contagi sono a zero“.
Coronavirus, misure inadeguate?
“Questo vuol dire – aggiunge – che adottando le misure di sicurezza corrette e tenendo conto della fragilità degli anziani, si sarebbero potute controllare le infezioni e prevenire i decessi. Erano misure da adottare, proprio sapendo che le persone anziane sono le più fragili e le più vulnerabili al Coronavirus. A maggior ragione per questi motivi ci sarebbero dovute essere precauzioni di sorta“.
L’istanza al giudice
Azzoni va anche oltre: “Ho personalmente presentato un’istanza al giudice, il pm Siciliano. Ho chiesto di sequestrare il Pio Albergo Trivulzio e nominare un commissario che sia in grado di mettere in sicurezza la struttura. Mi sembra del tutto evidente che la dirigenza non abbia saputo far fronte al Coronavirus e a evitare che si diffondesse nel Pio Albergo Trivulzio. Ci sembrerebbe un atto dovuto che in questo momento di emergenza la dirigenza si facesse da parte. Così ci sarebbe la possibilità di mettere in sicurezza la struttura per un commissario e una task force di tecnici e professionisti. L’obiettivo è quello di inaugurare una fase 2 contro il Coronavirus, che contenga anche la fiducia di tutte le persone che sono qua fuori“.
Il comitato però “non vuole vendetta, è una questione di dignità, di giustizia, di verità e di memoria. Non vorremmo che i nostri anziani venissero considerati solo una riga di bilancio nelle casse regionali“.