Coronavirus, come funzionano
i drive-through per i tamponi rapidi

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La battaglia contro il coronavirus passa inevitabilmente dal tracciamento e dalla possibilità di fare più tamponi possibili con risultati in tempi rapidi. Per questo motivo acquisiscono sempre più importanza i cosiddetti drive-through, aree specifiche dedicate ai test in cui non è necessario scendere dalla propria auto. Dopo l’avvio a Roma dell’Operazione Igea coordinata dall’Esercito Italiano, anche altre Regioni vedono nascere al loro interno le strutture drive-through che hanno come obiettivo quello di riprendere il controllo dei numeri e fornire uno strumento in più per rallentare la curva del contagio.

Il drive-through più grande d’Italia è a Milano: è dedicato alla scuola

A Milano, il drive-through per i tamponi rapidi è attivo al Parco Trenno di via Novara. La struttura, messa in piedi dall’Esercito nelle scorse settimane, servirà nella fase iniziale per far eseguire i test agli studenti, ai docenti e al Personale Ata. Almeno per il momento non sarà quindi rivolto ai cittadini che non appartengono al mondo della scuola.

L’area comprende cinque tende tensostruttura e una zona parcheggio grande 20mila metri quadrati, tanto da essere considerata la più grande d’Italia. Lo spazio, nato dalla collaborazione tra Ats (Agenzia di tutela della salute) della Città metropolitana di Milano, Esercito, Protezione civile e gli ospedali Santi Paolo e Carlo, vede al suo interno otto linee dedicate ai test rapidi e una ai tamponi molecolari. Consentirà, grazie alla sua ampia capacità, di effettuare fino a 800 tamponi rapidi al giorno.

“La Città metropolitana di Milano vive un momento molto difficile – ha detto Walter Bergamaschi, direttore dell’Ats di Milano – ogni giorno ci troviamo davanti a 10mila sospetti contagi da coronavirus da diagnosticare. Abbiamo bisogno di ridurre i tempi dei test e poter effettuare efficacemente l’isolamento. Questa struttura diventerà, almeno all’inizio, riferimento prioritario per le scuole, potendo dare risultati in 15-20 minuti”.

A Torino il nuovo drive-in davanti allo stadio della Juventus

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Si trova davanti all’Allianz Stadium, casa della Juventus, il drive-through dell’Operazione Igea a Torino. L’assessore regionale alla Ricerca applicata per l’emergenza Covid-19, Matteo Marnati, ha spiegato come funziona: “Si chiama il medico di medicina generale, che deciderà se devo fare un tampone rapido. Una piattaforma indica l’orario per evitare le code e regolamentare i flussi, in uno o due minuti si fa il test con il tampone rapido. Il referto arriva in 15 minuti, se positivo si fa subito il molecolare“.

“Questa settimana è di rodaggio – ha aggiunto Marnati –, da domani saranno 120 al giorno, a breve puntiamo ad arrivare a numeri importanti. Questo è il primo hotspot per i test rapidi, ne partiranno altri 22. Avremo a disposizione degli slot, credo che questo problema si andrà a risolvere in maniera abbastanza rapida”.

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