Coronavirus, Calabria: Santelli chiude discoteche e sale da ballo

Dopo i quattro nuovi casi di coronavirus registrati il 12 agosto, correlati a due diversi focolai, la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha emanato in data odierna un’ordinanza con la quale dispone la chiusura delle discoteche e dei locali di intrattenimento.
Il provvedimento, in vigore dal 13 agosto, ha valenza “fino a tutto il 7 settembre 2020, ovvero a data antecedente qualora la curva dei contagi dovesse ritornare a un livello compatibile con un rischio basso di trasmissibilità del contagio”.

“Notevole aumento dei casi attivi di Covid-19”

Preannunciato in mattinata in un post su Facebook pubblicato dall’assessore regionale al Turismo e allo Sviluppo economico, Fausto Orsomarso, il provvedimento è stato emanato “in considerazione del notevole aumento dei casi attivi Covid-19 e dell’andamento dei focolai registrati negli ultimi giorni e collegati a cluster di ragazzi positivi a seguito di serate trascorse nei locali degli stabilimenti balneari”.
Nello specifico, l’ordinanza numero 61 adottata dalla presidente della Regione Calabria dall’inizio dell’emergenza, dispone che “ai fini del contenimento della diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo”. Ovvero “discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, destinati all’intrattenimento (con particolare a quello serale e notturno), nei lidi balneari”.

“Rimangono in vigore misure statale e regionali già vigenti”

“Rimangono in vigore – si legge nel comunicato – tutte le misure statali e regionali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, nel territorio regionale”.
Con lo stesso atto, inoltre, è dato “mandato ai dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali per l’esecuzione delle predette misure. Nonché per le relative attività di controllo e verifica del rispetto dei provvedimenti regionali adottati per l’emergenza. Anche in coordinamento con le altre istituzioni competenti per materia, con particolare riferimento agli stabilimenti delle aree turistico-ricettive, agli esercizi pubblici e alle aree pubbliche”.

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