Coronavirus, Brusaferro: “Variante inglese può presto sostituire virus”

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Torna a farsi sentire molto forte l’allarme Coronavirus in Italia e non solo. In particolare per quanto riguarda le temutissime varianti.In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus SarsCov2 ora circolante“, ha infatti dichiarato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute. Sottolineando che comunque tale variante risponde al vaccino. La preoccupazione, piuttosto, nasce dalle altre varianti: quella sudafricana e quella brasiliana.

Coronavirus, l’appello: “Contenere nuove forme”

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Se l’Italia ha infatti risposto all’emergenza Coronavirus in queste settimane, ora la priorità è quella di contenere la diffusione delle nuove forme di Covid. “Siamo in una fase molto delicata dell’epidemia, con circolazione diffusa delle varianti che sono più trasmissibili. Ci sono dunque segnali di controtendenza ed è necessaria grande precauzione“, ha spiegato senza giri di parole Brusaferro.

L’appello è quindi non solo a non abbassare la guardia nel contrasto al Coronavirus, ma addirittura a tornare ad alzarla. “Ci potrebbe essere una crescita di nuovi casi se non si rafforzano le misure. Ci sono due Regioni a rischio alto e un Rt che risale a 0,95“, ha infatti aggiunto Brusaferro.

Vaccini, preoccupano varianti sudafricana e brasiliana

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Parole confermate anche dal direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza, che ha spiegato come si stia entrando in un momento molto delicato della battaglia contro il Coronavirus. “Abbiamo dei segnali che ci dicono che dobbiamo prestare grande attenzione a questa fase di transizione dell’epidemia. Ma quello che più ci preoccupa è la presenza di varianti virali“, sono state le sue parole.

E, al netto dell’analisi di Brusaferro sulla variante inglese del Coronavirus, Rezza si è concentrato sulle altre. In particolare in correlazione alla campagna vaccinale in atto. “Quella sudafricana e brasiliana possono ridurre parzialmente l’efficacia dei vaccini. Quindi dobbiamo sbrigarci nelle vaccinazioni“, è stata infatti la sua osservazione.

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