Coronavirus, beffa per le vittime di Bergamo: “Spese insostenibili”

Luca Fusco, fondatore del gruppo Facebook ‘Noi Denunceremo’, lancia l’allarme parlando di una possibile beffa nei confronti delle famiglie di vittime del coronavirus a Bergamo e provincia che chiedono giustizia per i loro cari. “Visto che i costi di cremazione variano da regione a regione, chi ha deciso di cremare una salma in Friuli a 700 euro piuttosto che in Emilia, dove costa 350 euro? A noi manca questa parte di comunicazione – ha detto –. Qui la situazione economica ĆØ davvero tragica, ci sono nuclei che hanno perso anche tre familiari. ƈ davvero impensabile che famiglie giĆ  falcidiate e distrutte dal virus possano permettersi una spesa del genere senza nemmeno esserne al corrente”.

“Fase 2? Bergamo preoccupata”

“Siamo terrorizzati dalla Fase 2, abbiamo paura di provare nuovamente quell’angoscia di non potersi muovere perchĆØ fuori dalle nostre case c’ĆØ un virus pronto a infettarci” ha aggiunto Fusco, parlando delle prospettive legate alla nuova fase, definita di ‘convivenza’ con il virus. Lo stesso Fusco ha poi raccontato di aver parlato con un giornalista spagnolo di ‘El Pais’, che gli chiedeva una descrizione del dramma di Bergamo. “Gli ho detto che noi siamo stati per mesi come in ‘Guernica’, il famoso quadro di Picasso, fermi e immobili sotto le bombe, in trincea – ha affermato -. Quello che volevamo invece era solo prendere la macchina e scappare a mille chilometri di distanza per mettere in salvo i nostri cari”.

“Pronti a costituirci parte civile”

Fusco ha inoltre confermato che lui e il gruppo ‘Noi Denunceremo’ sono pronti a creare un Comitato. L’obiettivo di questa mossa ĆØ sintetizzabile con le sue parole: “Vogliamo costituirci parte civile a sostegno alla procura, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per epidemia colposa. Questa volta non ci accontenteremo di capri espiatori, vogliamo i veri responsabili. Non chiediamo nessun risarcimento economico, chi vorrĆ  potrĆ  farlo autonomamente. Il Comitato servirĆ  solamente per supportare e dare impulso alle indagini. Se la linea di comando ha sbagliato da Alzano a Roma, bisogna partire da Alzano per arrivare a Roma, in maniera assolutamente trasversale, senza guardare ai colori della politica”.

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