Coronavirus, bambini e mascherine: indicazioni dei pediatri per la Fase 2

Si prepara, anche per i bambini, una fase di transizione per il ritorno alla normalità dopo il picco dell’epidemia da Coronavirus. La Fase 2 sarà certamente delicata soprattutto per i più piccoli, che avranno bisogno del supporto dei famigliari. Degli accorgimenti da adottare per tutelare la salute dei bimbi e delle modalità per affrontare questa delicata transizione ha parlato Stefania Manetti, pediatra dell’Associazione Culturale Pediatri.

L’utilizzo delle mascherine anche per i bambini più piccoli

Tutto deve essere affrontato in maniera graduale, dal reinserimento in società, all’utilizzo delle mascherine“, racconta l’esperta. “I bimbi sopra i due anni dovrebbero indossare le mascherine nel momento in cui si allontanano, insieme con i genitori, dal contesto famigliare, cioè da casa, e vengono a contatto con gli altri. Sempre senza dimenticare l’importanza del distanziamento sociale, che vale anche per gli adulti“.

Diversa, invece, la prassi da seguire per i bambini di età inferiore ai 2 anni. “La mascherina nei bambini al di sotto dei due anni non è indicata perché un bambino di quell’età non riesce a rimuoverla in caso di difficoltà“, spiega ancora Manetti.  “Poi, se il bambino ha tosse o raffreddore con la mascherina è più facile che si possa toccare con le manine gli occhi e il naso per cercare di toglierla. In quel caso più che un meccanismo di protezione, rischierebbe di diventare un meccanismo di aumentata diffusione del contagio“.

Come individuare le mascherine adatte per ogni età

Sul web i modelli di mascherine sono numerosi e la scelta è vasta. Soprattutto per i bambini più piccoli, però, è importante seguire alcuni accorgimenti. “Le indicazioni, ma questo vale anche per un adulto o un bimbo sano, sono quelle di utilizzare anche mascherine fatte in casa. L’importante sono le dimensioni, che devono essere appropriate al volto del bambino. Quindi, un bambino di 3 anni avrà ovviamente dimensioni del volto diverse rispetto a quelle di un ragazzino di 12″, prosegue la pediatra.

E’ possibile, poi, anche procedere con l’utilizzo di mascherine fatte in casa. “Per quanto riguarda quelle che vengono create in casa, le raccomandazioni, che arrivano anche dall’Accademia americana di pediatria, sono quelle di crearle anche con il cotone delle t-shirt, che ha un effetto protettivo. Questo consente di avere una mascherina dalle dimensioni appropriate al volto del bambino e riutilizzabile, visto che può essere lavata“.

Come fare accettare le mascherine ai bambini

Iniziare a indossare le mascherine per uscire di casa rappresenta certo una novità per i bambini, che devono imparare ad abituarsi alla nuova situazione. Per farlo, c’è bisogno di accettare la novità cercando di trovarne gli aspetti positivi: “In questo momento in cui siamo costretti in casa si può provare a trovare l’aspetto positivo della ‘reclusione’. Creare dei giochi insieme con i bambini, farli partecipare alla quotidianità: dalla preparazione di un pasto ai giochi fatti insieme”, sottolinea ancora l’esperta.

E in particolare, per quanto riguarda l’accettazione delle mascherine: “Per far capire ai bimbi che tra un mese dovranno iniziare a uscire con quella protezione addosso si potrebbe iniziare a metterle ai loro pupazzi, dipingerle o fotografarsi con la mascherina tutti insieme. Anche una video chiamata con un amico di scuola e vedersi entrambi con una mascherina potrebbe essere utile, così come parlarne in casa. I bambini, per esempio, sono molto sensibili non tanto al fatto che la mascherina li possa proteggere, quanto piuttosto che possa servire per proteggere gli altri“, conclude Manetti.

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