La Fase 2 del Coronavirus è appena cominciata, ma rimane ancora acceso il dibattito sul prezzo delle mascherine, imposto a un massimo di 50 centesimi da un decreto ministeriale dei giorni scorsi, dopo l’annuncio del commissario straordinario Domenico Arcuri. Ora i dispositivi di protezione individuale sembrano irreperibili, facendo un breve giro tra le strade di Roma. “Le mascherine chirurgiche a 50 centesimi non si trovano, i grossisti non ce le danno”, dice un farmacista del quartiere San Giovanni. “Ho effettuato un ordine, spero di averle entro giovedì. La richiesta è infinita. Ci siamo trovati spiazzati, non sapevamo nulla di questa iniziativa, e come noi neanche la produzione”, spiega il proprietario di una farmacia in zona Regina Margherita. Così anche a piazza Bologna, dove una farmacia ha attaccato un volantino: “Per le mascherine chiedere a Conte, solo lui sa dove trovarle”.
Le farmacie durante il Coronavirus: “Compriamo le mascherine a un prezzo maggiore”
Le farmacie, che hanno i presidi di protezione contro il Coronavirus, vendono le mascherine a pacchi “da 50, perché c’è chi non vuole che vengano sconfezionate. Venderle singolarmente è complicato”. Il prezzo? “30 euro il pacco: 25 più l’Iva”, spiega un farmacista di Re di Roma. “Ci aspettavamo la caduta dell’Iva”, dice un sanitario. “Quelle che avevamo in magazzino le abbiamo finite in sei ore. Ancora non sappiamo nulla dei rimborsi perché 50 centesimi è un prezzo politico, noi le compriamo a di più”.