Torino oggi è divisa in due e si gioca una battaglia che coinvolge l’intera politica e società italiana. Da una parte, al Teatro Carignano, c’è la Città dei Diritti, l’incontro tra gli amministratori e i sindaci in sostegno delle coppie omogenitoriali. Dall’altra, in piazza Castello, il flash mob dei Pro Vita contro l’utero in affitto: i fantocci degli stessi sindaci che a pochi metri si stanno incontrando al teatro trasportano carrelli colmi di bambini pupazzo su cui c’erano i codici a barre per indicare che sono dei prodotti.
All’evento dedicato agli amministratori locali ha preso parte anche Chiara Appendino, deputata del Movimento 5 Stelle ed ex sindaca di Torino. “L’ideologia del Governo Meloni sta danneggiando bambini che sono di serie B nel nostro Paese ed è inaccettabile“, ha dichiarato. “Il tema della natalità è di sicuro prioritario, però i componenti di questo governo dovrebbero farsi un esame di coscienza e interrogarsi sul perché hanno varato un decreto con il quale condannano donne e giovani a essere precari. Chiediamo a Giorgia Meloni come dovrebbe fare una coppia di giovani a mettere su una famiglia quando non riesce nemmeno a ottenere un mutuo? Giorgia Meloni deve capire che in questo Paese le famiglie arcobaleno esistono, che le piacciano o meno, e che i loro figli devono essere tutelati“.
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma giunto a Torino per la Città dei Diritti, ha dichiarato di vergognarsi della situazione attuale dell’Italia. “Quando faccio gli incontri istituzionali con capi di Governo ed esponenti politici, normalmente mi parlano dei mariti e sono uomini o di mogli e sono donne. È una cosa normalissima, in Italia no, in Italia non si può fare e quando chiedono perché non ho una risposta“, ha raccontato a margine dell’incontro a sostegno delle coppie omogenitoriali. “La realtà è sotto gli occhi di tutti, ci sono tante famiglie e sono inaccettabili le discriminazioni, per questo chiediamo una legge. Il passo avanti è maturo, la società è pronta, chiediamo di fare non una costruzione della società diversa ma così com’è. Non si può a continuare a fare a botte con la realtà, tutti hanno gli stessi diritti“.
All’evento non poteva mancare Stefano Lo Russo, l’attuale sindaco di Torino. “È una cosa importante a cui teniamo molto, nel nostro Paese i figli delle coppie omogenitoriali non hanno gli stessi diritti degli altri. È iniquo, quindi bisogna sollecitare il Parlamento a dare un quadro normativo certo per introdurre in Italia il matrimonio egualitario. I tempi sono maturi. Noi pensiamo che la famiglia sia un valore istitutivo della nostra società, indipendentemente dall’orientamento di genere e sessuale. È il sentimento vero del nostro Paese ed è una scommessa culturale“.
Il deputato del Pd Alessandro Zan ha dichiarato che “il centro destra è totalmente assente oggi, ma mi sarebbe piaciuto che i partiti della maggioranza fossero qui ad ascoltare l’appello dei sindaci, che non sono tutti dello stesso colore politico, e Giorgia Meloni aprisse un confronto per approvare subito una legge che tuteli i bambini alla nascita. C’è però un patto politico tra Giorgia Meloni e Orban e l’Europa più omofoba, a questo punto non ci stupiamo che non solo non ci sia alcuna volontà di riconoscere ma addirittura ci sia un’azione politica per rendere impossibile la vita di queste persone. Le istituzioni stanno dalla parte dei diritti delle persone, mentre il Governo dimostra una furia ideologica contro le persone. Si accanisce contro minori e bambini, come accadeva con i figli della vergogna.“.
E mentre a teatro i sindaci fanno sentire la loro voce a favore delle coppie omogenitoriali, in Piazza Castello Pro Vita e Famiglia Onlus ha organizzato un flash mob che va nella direzione opposta. “Noi siamo qui in piazza, mentre in contemporanea in un teatro qui vicino si sono riuniti i cosiddetti sindaci arcobaleno, per difendere i diritti dei bambini che sono attaccati da questi sindaci che illegalmente praticano le trascrizioni di figli avuti illegalmente con l’utero in affitto. Ecco compiendo queste trascrizioni, oltre a compiere un illecito, stanno certificando un capriccio di adulti che acquistano bambini attraverso l’utero in affitto, pratica illegale. I bambini non sono una merce. Noi diciamo basta – così Jacopo Coghe, portavoce Pro Vita e Famiglia Onlus – Questi sindaci parlino in maniera chiara dicendo che sono a favore dell’utero in affitto senza riempirsi la bocca di diritti. Nessuna legge può cambiare la realtà: ogni bambino nasce da una mamma e un papà e non si può privare nessuna delle due figure“.
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