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Stamattina a Firenze, come in altre città italiane, sono scesi allevatori e agricoltori insieme alla Coldiretti per chiedere un aiuto dalle istituzioni contro il caro energia, l’aumento dei costi delle materie prime nonostante siano rimasti fermi i prezzi dei prodotti. “Siamo qui per salvare le aziende zootecniche e l’agricoltura nella nostra regione“. Lo ha spiegato Roberto Nocentini, il presidente di Coldiretti Firenze. “Siamo in un momento difficilissimo perché i prezzi delle materie prime stanno aumentando in maniera spropositata“, ha aggiunto. “Un caro energetico che va intorno al 70%, concimi 140%, mangimi 40% e i prodotti vengono pagati come prima. Le aziende sono in affanno, non c’è più liquidità. Chiediamo al Prefetto di sbloccare quelle risorse che sono già state finanziate dal Pnrr lo scorso agosto per la filiera“, ha concluso Nocentini.
“Abbiamo difficoltà ad alimentare i nostri animali. Abbiamo avuto un rincaro del 50% delle materie prime. Non ci viene riconosciuto un giusto prezzo del nostro prodotto“, ha dichiarato Mauro Giorgi, il presidente di agrozootecnica toscana. Sul tema è intervenuto anche Tommaso Triberti, il sindaco di Marradi: “Quando si colpisce il mondo agricolo, si colpiscono tutti i nostri territori. Paesi come il mio, che è montano, andrebbe in ginocchio senza presidio e valorizzazione degli agricoltori e degli allevatori“.
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A Roma, al grido “il lavoro non si tocca“, Coldiretti ha organizzato un flash mob. “Le aziende agricole stanno attraversando grandissime difficoltà per i costi energetici. Bisognerebbe sbloccare il miliardo e mezzo di euro per il fotovoltaico“, ha dichiarato il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini. “Basterebbe un decreto. Serve la buona volontà, non chiediamo nuove risorse“, ha continuato. “Siamo a Roma per protestare contro un aumento dei prezzi insostenibile. Bisogna sbloccare rapidamente i fondi per l’agricoltura che consentirebbero alle imprese di essere autosufficienti“, ha aggiunto la presidente dei giovani di Coldiretti, Veronica Barbati.
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Anche a Milano, Coldiretti è scesa in piazza con un flash mob per dire basta al caro energia e alle speculazioni. Sul palco allestito in largo XII Settembre il presidente della Coldiretti Lombardia ha avvertito: “I rincari per l’energia arrivano fino al 300%. Gli aumenti però non si fermano alle bollette e riguardano anche i mangimi e i materiali. Questa situazione mette a rischio moltissime aziende, abbiamo bisogno di aiuto o tante realtà rischiano di non farcela“. L’appello del presidente diretto alla politica: “Abbiamo bisogno di utilizzare i fondi del Pnrr per mitigare i rincari energetiche investendo in rinnovabili. Le soluzioni esistono”, ha concluso, “bisogno solo decidere che ruolo deve avere in questo Paese il settore primario“.
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Non è mancato un intervento di Attilio Fontana, il presidente della Regione Lombardia. “Il settore agricolo sta subendo, come tanti altri comparti, dei duri colpi per l’aumento dei prezzi, non solo legati all’energia, ma anche per materiali e mangimi. Per noi l’agricoltura è un settore fondamentale e strategico, per questo chiediamo con forza che questi problemi vengano affrontati a livello europeo con l’aiuto di tutti“, ha dichiarato. “Voi tutti avete subito tanti duri colpi“, ha detto rivolgendosi agli imprenditori, “ma sono sicuro che con il sostegno di tutti riuscirete a risollevarvi anche questa volta“.
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