Chef Express, protesta alla stazione Termini: “Rischiamo licenziamento”

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Questa mattina alcuni lavoratori dell’azienda Chef Express hanno protestato di fronte alla stazione Termini di Roma contro i futuri possibili licenziamenti. Con la chiusura, da parte di Grandi Stazioni, dei locali dove operava la società Cremonini, circa 200 lavoratori rischiano di rimanere senza lavoro. Al momento i dipendenti sono in cassa integrazione da circa un anno. Ma con lo sblocco dei licenziamenti rischiano di rimanere senza alcun reddito.

Chef Express: una crisi aziendale, ma non economica

In questo periodo non è cambiato praticamente nulla – si lamentano i lavoratori –. Lo stato attuale è quello di 180 lavoratori coinvolti in questa crisi aziendale. Che non è dovuta però a motivi di natura economica, ma al fatto che Grandi Stazioni vuole cambiare la destinazione d’uso dei locali precedentemente destinati alla ristorazione. Si vuole ora destinarli ad altre attività. Per questo motivo tra gli 80 e i 100 lavoratori di Chef Express rischiano il licenziamento quando avrà luogo lo sblocco dei licenziamenti“.

E i dipendenti lamentano una mancanza di comunicazione anche da parte di Chef Express. “Abbiamo avuto contatti con l’azienda, che a sua volta rimanda la responsabilità a Grandi Stazioni – affermano –. Ci siamo rivolti anche a tavoli istituzionali come il Comune, la Regione Lazio, i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico. Ma nessuno di Grandi Stazioni si è mai presentato. I grandi assenti sono loro“.

Tante famiglie nel dramma: le loro storie

Oltre al possibile licenziamento dei lavoratori si aggiunge un dramma nel dramma. Perché tantissimi dei nostri colleghi sono coppie. Ci sono quindi nuclei familiari che rischiano di perdere entrambi gli stipendi che ne permettono il sostentamento“, si lamentano i dipendenti Chef Express. E in tal senso arriva una testimonianza: “Siamo marito e moglie, lei lavorava qui e l’hanno licenziata perché, dopo 26 anni, mancavano 5-6 euro in cassa. L’hanno accusata di averli rubati“.

Io dopo 33 anni sono ancora qui, a vedere questo schifo. Perché non c’è più riconoscenza in nessun modo“, afferma il marito della donna. Che a sua volta aggiunge: “Non si va avanti. Come si fa ad andare avanti? Noi abbiamo un mutuo da pagare, come tante altre famiglie“. E l’accusa nei confronti di Chef Express è chiara: “Ci sono delle spese che non si fermano. Ma a loro non è interessato, tanto che sapevano già che si sarebbe creata questa situazione. E usano pretesti come gli eventuali ammanchi di cassa“.

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