Sono gli eroi della battaglia contro il Coronavirus, e da oggi sono ufficialmente Cavalieri della Repubblica. Sono in tutto 57 ed è stato il Capo dello Stato Sergio Mattarella a conferire loro il prestigioso riconoscimento. Tutti loro, infatti, si sono “particolarmente distinti nel servizio della comunità durante l’emergenza Coronavirus“.
I nuovi Cavalieri della Repubblica
I loro nomi, aveva spiegato il Presidente della Repubblica il 2 giugno da Codogno, vogliono “simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali“. Tra loro spiccano le due professioniste che ebbero in cura il “Paziente 1” a Codogno. Si tratta della dottoressa Laura Ricevuti e della anestesista Annalisa Malara. C’è poi Elena Pagliarini, divenuta una delle donne simbolo della battaglia contro il Coronavirus. Infermiera di Cremona, crollò per la fatica al termine di un turno di lavoro e fu essa stessa contagiata (nelle settimane successive è fortunatamente guarita).
Entra tra i Cavalieri della Repubblica anche Maurizio Cecconi, professore di cure intensive all’Università Humanitas di Milano. “È stato definito da Jama (il giornale dei medici americani) uno dei tre eroi mondiali della pandemia“, spiegano dal Quirinale. Sono dottori anche Mariateresa Gallea, Paolo Simonato e Luca Sostini, ma “semplicemente” medici di famiglia. Il riconoscimento per loro è dovuto alla scelta di presentarsi volontari in uno dei focolai nazionali del Coronavirus, Vò Euganeo, per sostituire i colleghi finiti in quarantena. Premiato anche Fabiano Di Marco, primario di pneumatologia dell’ospedale Giovanni XIII di Bergamo.
Di nuovo in corsia o sempre in laboratorio
Ci sono poi ex medici tornati in corsia in concomitanza con l’emergenza. Come il responsabile della Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate, don Fabio Stevenazzi, o Monica Bettoni, divenuta senatrice e sottosegretaria alla Sanità. Tra i nuovi Cavalieri della Repubblica anche diversi lavoratori del 118, come l’operatrice di Verona Marina Vanzetta, l’autista di Piacenza Giovanni Moresi, l’impiegato della vigilanza Beniamino Laterza. O Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege che da Riccione si sono spostati in Lombardia per dare una mano. Tra i ricercatori, invece, il riconoscimento va a Maria Rosaria Capobianchi e Concetta Castilletti dell’ospedale Spallanzani di Roma (che ha visto premiati anche i biologi Francesca Colavita, Fabrizio Carletti, Antonino Di Caro, Lucia Bordi, Eleonora Lalle, Daniele Lapa e Giulia Matusali). Spostandosi a Milano e all’ospedale Sacco, l’elenco prevede Claudia Balotta, il professore associato Gianguglielmo Zehender e i ricercatori Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna, Alessia Lai, Maciej Stanislaw Tarkowski.
Cavalieri della Repubblica: non solo medici
Non solo il mondo della medicina, l’università e la ricerca. Mattarella ha conferito il titolo di Cavalieri della Repubblica anche a cittadini che si sono resi protagonisti di getti meritevoli. C’è Ettore Cannabona, comandante dei carabinieri in Sicilia che ha devoluto un intero stipendio in beneficenza. O Rosa Maria Lucchetti, una cassiera dell’Ipercoop di Pesaro che ha donato al 118 tre tessere prepagate da 250 euro. C’è Bruno Crosato, che insieme ad altri alpini del Veneto ha contribuito a ripristinare cinque ospedali dismessi.
Ci sono persone come Mata Maxime Esuite Mbandà, professionista per lo Zebra Rugby Club e per la Nazionale che è diventato volontario della Croce Gialla di Parma. O Mahmoud Lufti Ghuniem, un rider che vive in Italia solo dal 2012. Sua la scelta di acquistare personalmente mille mascherine per regalarle alla Croce Rossa di Torino. Alessandro Bellantoni, tassista, ha invece portato una bambina di tre anni da Vibo Valentia a Roma, regalando a lei e alla famiglia una corsa da 1300 km.
Ci sono poi lavoratori che non hanno mai smesso di prestare servizio nell’emergenza, come Cristina Avancini, Concetta D’Isanto, Daniela Lo Verde, Ambrogio Iaconi, Maurizio Magli, Giuseppe Maestri. C’è chi è stato vicino agli anziani, come Alessandro Santonianni, Francesca Leschiutta, Giacomo Pigni e Daniele La Spina. O chi lavora nel mondo della ristorazione, come Francesco Pepe e Riccardo Emanuele Tiritiello. Ognuno di loro è ora Cavaliere della Repubblica, come chi non ha mai smesso di viaggiare per aiutare a contrastare il Coronavirus. Sono anche in questo caso tre splendide donne, Giorgia Depaoli, Greta Stella e Maria Sara Feliciangeli.