È stata catturata questa notte l’orsa Jj4, ritenuta responsabile di aver aggredito e ucciso, lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes in Val di Sole, Andrea Papi, un runner di 26 anni appassionato di montagna e di corsa.
La conferma è arrivata in queste ore anche dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Proprio Maurizio Fugatti negli scorsi giorni aveva emesso un’ordinanza di abbattimento nei confronti dell’orsa, ordinanza che è stata poi bloccata dal Tar di Trento fino all’udienza prevista per l’11 maggio, a seguito di diversi ricorsi presentati da alcune associazioni ambientaliste.
Alle ore 10 di questa mattina il presidente della Provincia e l’assessore Giulia Zanotelli, attraverso una conferenza stampa, hanno fatto chiarezza sulla cattura di questa notte presso il Palazzo della Provincia autonoma a Trento. Maurizio Fugatti, proprio questa mattina, ha annunciato inoltre il progetto di cattura e abbattimento di Mj5 e M62, altri due esemplari di orso ritenuti pericolosi.
L’esemplare, dopo la cattura avvenuta per mano di un’apposita squadra del Corpo forestale, è stato trasportato al centro di recupero fauna alpina Casteller, che si trova a Trento Sud, dove resterà in attesa dell’udienza già citata, durante la quale si farà chiarezza sul suo destino.
Jj4, con i suoi 17 anni, è una delle orse più anziane presenti sulle montagne del Trentino. La madre, Jurka, è considerata un esemplare problematico, motivo per il quale era stata lei stessa catturata nel 2006 nel territorio comunale di Terres all’inizio della Valle di Tovel.
Carlo Papi e Franca Ghirardini, i genitori del runner ucciso da Jj4, nel corso di varie interviste, hanno voluto spiegare la loro posizione nei confronti del possibile abbattimento dell’orsa e hanno richiesto delle scuse da parte della regione. “L’abbattimento di Jj4 non mi dà indietro mio figlio”, ha dichiarato la madre del ragazzo durante la trasmissione “Zona Bianca”, aggiungendo però che “qualcosa deve cambiare per tutti, la convivenza è difficile”. Il padre, ai microfoni de “La Vita in Diretta”, ha voluto, invece, parlare delle responsabilità della politica affermando: “Io cercherò di perdonare, ma al momento no, perché già si sapeva cosa sarebbe potuto accadere, erano successi già otto casi, ma non bastavano per mettere mano e togliere gli orsi o comunque limitarli in Trentino o nella Val di Sole”, accusando inoltre la regione di non aver installato dei cartelli che potessero mettere in guardia dai pericoli, dichiarando: “Io non so i cartelli dove li hanno messi. Dove dicono di averli messi noi non ne abbiamo visto neanche uno”.
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