Caso Visibilia, Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio

Il rinvio a giudizio non coinvolge solo la ministra, ma anche altre 16 persone. Tra queste ci sono il compagno di Santanchè, Dimitri Kunz, e l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro

Il caso che coinvolge la ministra del Turismo Daniela Santanchè sta suscitando notevole attenzione mediatica e politica in Italia. Recentemente, il tribunale di Milano ha ufficialmente rinviato a giudizio la ministra, accusata di falso in bilancio in relazione alla gestione di Visibilia Editore. Questa società, nota per la pubblicazione di riviste settimanali e mensili come “Visto” e “Novella 2000”, è stata guidata da Santanchè come presidente e amministratrice delegata fino al 2022.

Origini della vicenda

La vicenda è iniziata a prendere piede alla fine di ottobre 2022, poco dopo che Santanchè aveva assunto l’incarico di ministra. In quel periodo, la procura di Milano ha presentato un’istanza di liquidazione giudiziale, una procedura che, di fatto, sancisce il fallimento di un’impresa. Contestualmente, è stata aperta un’indagine su varie ipotesi di reato, tra cui la bancarotta. Questo procedimento investigativo è stato avviato in seguito a un esposto presentato dai soci di minoranza della società, che avevano denunciato irregolarità nella gestione aziendale.

Le accuse principali

L’accusa principale è che la dirigenza di Visibilia avrebbe fornito informazioni infondate o incomplete sui conti dell’azienda. Le operazioni finanziarie intraprese nel tentativo di ottenere liquidità avrebbero condotto a una crisi irreversibile, culminando in un sostanziale fallimento. Secondo l’accusa, nei bilanci sarebbe stato inserito un attivo di circa 3 milioni di euro che in realtà era inesistente. Queste circostanze hanno portato a gravi accuse di bancarotta e falso in bilancio.

Non solo Santanchè: le altre persone coinvolte

Il rinvio a giudizio non coinvolge solo Santanchè, ma anche altre 16 persone. Tra queste ci sono il compagno di Santanchè, Dimitri Kunz, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garnero, e Antonino Schemoz, amministratore del gruppo dal 2019 e successivamente liquidatore delle società.

Daniela Santanchè al Forum Internazionale del Turismo
Daniela Santanchè al Forum Internazionale del Turismo | ANSA/LUCA ZENNARO – Newsby.it

È interessante notare che l’ex consigliere Federico Celoria ha scelto di patteggiare, ricevendo una pena di due anni con sospensione e una confisca di 5.000 euro. Le sanzioni per le società coinvolte, Visibilia Editore e Visibilia Editrice, ammontano rispettivamente a 63.300 euro e 15.000 euro di confisca, oltre a ulteriori sanzioni pecuniarie.

Altre indagini in corso

Parallelamente, si è sviluppato un altro filone d’inchiesta che coinvolge Santanchè. In questo caso, è sotto indagine per presunta truffa aggravata ai danni dell’INPS. Le accuse sono relative alla gestione illecita dei fondi pubblici della Cassa Covid, un programma di sostegno economico lanciato dal governo italiano tra il 2020 e il 2022 per sostenere le imprese che avevano dovuto sospendere le attività a causa della pandemia. Anche in questo frangente, i pubblici ministeri avevano richiesto il rinvio a giudizio a maggio, ma il tribunale non ha ancora preso una decisione definitiva.

Bancarotta fraudolenta e Ki Group

Non è finita qui: Santanchè è indagata anche per bancarotta fraudolenta legata al fallimento di Ki Group, un’azienda di cui era stata amministratrice. Il tribunale di Milano ha avviato la liquidazione giudiziale di Ki Group a gennaio 2024, e successivamente per altre aziende collegate. Queste indagini mettono in luce un quadro complesso e preoccupante riguardante la gestione finanziaria delle imprese collegate a Santanchè.

La risposta della ministra Santanchè

In risposta alle accuse, la ministra ha dichiarato attraverso i suoi legali di non aver mai nascosto informazioni riguardanti le perdite della società e di aver sempre mantenuto i soci informati. Tuttavia, la situazione rimane tesa, e le implicazioni politiche sono considerevoli. Durante una conferenza stampa all’inizio dell’anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha escluso la possibilità di conseguenze politiche, affermando che la situazione deve essere valutata in base alle decisioni della magistratura. “Sulla Santanchè vediamo, non sono la persona che giudica queste cose prima che accadano”, ha dichiarato Meloni, lasciando aperta la questione su come il governo affronterà eventuali sviluppi futuri.

Le implicazioni politiche e future per la ministra Santanchè

La vicenda di Daniela Santanchè e Visibilia non è solo una questione di responsabilità aziendale, ma tocca anche temi più ampi riguardanti la trasparenza nella gestione delle imprese e l’integrità dei rappresentanti politici. Con il rinvio a giudizio, si apre un capitolo importante che potrebbe avere ripercussioni significative sul panorama politico italiano e sulla figura della ministra stessa. I prossimi sviluppi saranno cruciali per comprendere l’evoluzione di questa complessa vicenda legale e le sue conseguenze nel contesto più ampio della politica italiana.

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