Caso Suarez, chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone

La Procura di Perugia ha chiesto il processo per l’ex rettrice dell’Università per Stranieri del capoluogo umbro, Giuliana Grego Bolli, e altri tre indagati per l’inchiesta legata all’esame per la conoscenza dell’italiano sostenuto dal calciatore Luis Suarez nel settembre dell’anno scorso. La richiesta di rinvio a giudizio è arrivata a due mesi esatti dalla chiusura delle indagini ed è stata firmata anche per l’allora direttore generale Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e l’avvocata Maria Cesarina Turco. Falsità ideologica e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio i reati ipotizzati a vario titolo. L’inizio dell’udienza preliminare è stato fissato per il 28 settembre prossimo.

Il ruolo dell’avvocato legato alla Juventus nel caso Suarez

Tra le persone da oggi imputate, a poter essere direttamente collegata alla Juventus c’è solo Turco, che era in trattativa per poter acquistare il cartellino del giocatore che con l’esame di italiano avrebbe potuto ottenere la cittadinanza. Ma l’interessamento della società bianconera era terminato all’improvviso e il campione uruguaiano era stato acquistato dall’Atletico Madrid. La legale era indicata nelle carte come “legale incaricato dalla società Juventus football club spa” ed accusata di essere stata “concorrente morale e istigatrice” in relazione al reato di falsità ideologica.

Insieme a Grego Bolli, Spina, Olivieri e l’esaminatore Lorenzo Rocca (che ha già patteggiato) è accusata di avere attestato falsamente che l’istituzione della sessione d’esame per la certificazione della conoscenza dell’italiano, straordinaria, tenutasi il 17 settembre 2020 “era motivata da esigenze logistiche (connesse all’occupazione delle aule) e di sicurezza (connesse alla necessità di evitare assembramenti in relazione all’emergenza Covid), quando invece veniva istituita ad personam solo per consentire al calciatore Suarez Diaz Luis Alberto di ottenere, nei tempi richiesti dalla società sportiva Juventus e all’esito di una fittizia procedura d’esame l’attestato.

La certificazione linguistica era infatti necessaria per ottenere la cittadinanza italiana che avrebbe permesso al club di Andrea Agnelli di tesserare il bomber uruguaiano, visto che non erano disponibili ulteriori slot riservati agli extracomunitari. Nel corso delle indagini, la procura di Perugia, che ha coordinato l’attività della Guardia di Finanza, ha ascoltato come testimoni anche lo stesso Suarez e Agnelli.

Resta fuori (per ora) Paratici

L’Università per Stranieri di Perugia è ‘parte offesa’ nel procedimento. Tra le varie fonti di prova la procura perugina indica, tra l’altro, il verbale di interrogatorio di Rocca. C’è poi tutta l’attività d’indagine condotta dalla Guardia di finanza, con informative, annotazioni e relazioni, oltre a intercettazioni telefoniche e ambientali. È stato invece sospeso in base a quanto prevede l’articolo 371 bis del codice penale il procedimento a carico dell’ex dirigente dell’area sportiva della Juventus Fabio Paratici e dell’avvocato della stessa società bianconera Luigi Chiappero indagati per avere reso false informazioni al pubblico ministero. A loro carico la Procura del capoluogo umbro non ha quindi formalizzato al momento alcuna richiesta. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal procuratore capo Raffaele Cantone e dai sostituti Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti.

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