CasaPound, notificato il sequestro della sede storica a Roma

La Procura della Repubblica di Roma ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro preventivo dell’immobile in via Napoleone III, storica sede del movimento CasaPound, al termine di un’indagine condotta dalla Digos. Il reato contestato è quello di occupazione abusiva. I pm di piazzale Clodio, che negli scorsi mesi avevano ricevuto sia l’esposto dell’Anpi sia quello dell’Agenzia del Demanio, hanno così deciso di accelerare sullo sfratto del movimento di ultradestra. Un’occupazione durata 17 anni quella del partito il cui simbolo è rappresentato dalle tartarughe frecciate, che quindi non potrà più stare nello stabile del quale si era impadronito nel 2003.

Raggi esulta per il sequestro della sede di CasaPound: “Vittoria per la città”

“Un momento storico, una vittoria per la città”. È stato il primo commento del sindaco di Roma, Virginia Raggi, sulla notifica a CasaPound del sequestro preventivo dell’immobile. “Se procederemo in modo ‘bipartisan’ sugli sgomberi? C’è un elenco che ha la prefettura”, ha risposto la Raggi, “che procede secondo il criterio degli immobili pericolanti o dei provvedimenti di sgombero. In questo caso la Procura si è mossa: noi diamo assistenza per assistere le fragilità che non hanno colore politico”. Virginia Raggi aveva ‘anticipato’ la notizia dello sgombero del palazzo occupato da CasaPound nella serata di mercoledì sui proprio profili social. “Esprimiamo viva soddisfazione per il provvedimento che era stato richiesta dalla procura sulla base della nostra denuncia”, ha detto invece il vicepresidente dell’Anpi, Emilio Ricci, precisando: “Siamo contenti che questa iniziativa sia stata assunta. Ora aspettiamo l’evoluzione dal punto di vista giudiziario”. Resta tuttavia ancora aperto un secondo fronte. CasaPound, forse sapendo di potere perdere a breve la sede che si trova alle spalle della stazione Termini, a marzo aveva occupato una serie di stabili dell’Aeronautica militare in via delle Baleniere, a Ostia. Il Ministero della Difesa ha comunque chiesto alla prefettura di procedere con lo sgombero.

Impostazioni privacy