Campofelice di Fitalia: i segreti
del paese “Covid free” d’Italia

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Un paese in cui il Covid-19 non è arrivato come altrove. Siamo a Campofelice di Fitalia, a circa 50 km da Palermo, dove non si registra da mesi nessun caso di positività al virus. Il farmacista del paese ha svelato il segreto della sua comunità: “La sensazione è che ci sia stato un rispetto assiduo delle regole. Quindi si è mantenuta la distanza di sicurezza, e tutti i compaesani hanno indossato sempre le mascherine“.

Nessun contagio in paese: ecco perché

Esiste però un altro aspetto, legato alla specifica realtà di un centro come Campofelice di Fitalia e tanti altri, specialmente nel sud del Paese. “Ha inciso anche un altro fattore, dovuto all’indice demografico di un paese come il nostro – ricorda il farmacista –. Non disponiamo infatti di una popolazione numerosa e non ci sono nemmeno molti punti di ritrovo. L’unico vero e proprio punto di ritrovo è il bar, che purtroppo è stato danneggiato dal Covid e ora è chiuso“.

Nel frattempo l’Italia attende il fatidico 26 aprile per tornare a vivere con meno restrizioni grazie a quanto deciso dal governo di Mario Draghi. E anche Campofelice di Fitalia attende con impazienza. “Io spero che la riapertura sia totale. Ovviamente con il totale rispetto delle regole“, sottolinea ancora il farmacista della piccola comunità siciliana.

Il presente e la storia di Campofelice di Fitalia

Infine l’invito è sempre lo stesso: “Non dobbiamo abbassare la guardia. L’80% della popolazione di Campofelice di Fitalia è composta da anziani. Se vengono a mancare loro, che di fatto costituiscono il motore trainante dell’economia del paese, non possiamo più andare avanti“.

Campofelice di Fitalia, noto anche come il paese del grano, ha una storia che risale ai primissimi anni del 1100. All’epoca era un feudo, che Ruggero II, re dei Normanni, concesse a Goffredo di Palermo dopo aver sconfitto gli Arabi. Ebbe quindi un primo fortunato periodo tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento. Dopo il periodo delle dominazioni borboniche dovette attendere le due guerre mondiali e il 1951 per diventare ufficialmente Comune. All’epoca vantava circa 1700 abitanti, che nel 2019 si erano ridotti ad appena 475.

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