Campania, la decisione dell’Unità di Crisi: riapre scuola per l’infanzia

Le scuole riaprono in Campania, almeno per quanto riguarda le materne e le classi prime delle elementari. Questa la decisione, prevista per il prossimo 24 novembre, comunicata dall’Unità di Crisi locale, e rilanciata dall’Ansa. La decisione arriva a breve distanza dalla decisione di istituire la zona rossa nella stessa Regione.

La decisione sulla scuola: si riparte il 24

Le attività in presenza dei servizi dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria in Campania riprenderanno dal 24 novembre, previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni. Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l’Unità di crisi regionale all’unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza“, afferma il dispositivo.

Nel corso di questa settimana era arrivato l’appello di Lucia Azzolina. La ministra dell’Istruzione, in un intervento a ‘Radio Anch’io su Radio1, aveva parlato chiaro: “Continuerò a battermi per tenere le scuole aperte. Guai a pensare che la scuola non sia attività produttiva e a sacrificarla. Senza formazione non abbiamo futuro“. Nel frattempo la sua richiesta sembra essere stata accolta proprio dalla Campania.

Campania: le ultime ore prima della zona rossa

Una Campania che ha vissuto un sabato difficile, nella consapevolezza dell’ultimo giorno prima di entrare ufficialmente nell’elenco delle “zone rosse” d’Italia. Tanto che per le strade di Napoli e degli altri grossi centri del circondario la vita sociale non è certo mancata. Nonostante i fittissimi controlli per le strade e le forze dell’ordine mescolate alla gente comune.

Le nuove restrizioni, in vigore in Campania a partire da domenica, prevedono il divieto di spostamento in entrata e uscita dai territori, salvo per comprovate esigenze di lavoro, salute, scuola e necessità. Prevista inoltre l’estensione della didattica a distanza, come abbiamo visto, anche per gli studenti dalla seconda media alle superiori. Anche solo per uscire di casa e muoversi all’interno del proprio Comune è necessaria l’apposita autocertificazione.

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