Camera, aumentano i positivi al Coronavirus: “Si voti a distanza”

Continua ad estendersi il numero dei contagi da Coronavirus al Parlamento. La conta dei positivi è infatti giunta al numero di venti nella mattinata di sabato. Sono anche quattro i capigruppo contagiati, tanto che l’opposizione ha presentato una richiesta formale di sospensione dei lavori alla Camera per almeno una settimana.

Deputati e Coronavirus: aumentano i contagi

Le ultime positività riguardano cinque esponenti del centrodestra e il deputato Maurizio Lupi, a capo della componente Noi con l’Italia-Usei del gruppo Misto. In precedenza un’altra parlamentare del gruppo Misto alla Camera, la ex M5S Alessandra Ermellino, aveva reso nota la sua positività al Coronavirus. Situazione analoga per i deputati di Forza Italia Diego Sozzani e Federica Zanella. Quarantena preventiva per Marco Osnato (Fratelli d’Italia).

Tra giovedì e sabato si era diffusa la notizia della positività al Coronavirus di tre capigruppo, uno di maggioranza e due di opposizione. Si tratta di Davide Crippa del M5S, Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia e Mariastella Gelmini di Forza Italia. Hanno invece smentito il proprio contagio Annagrazia Calabria e Maria Spena, a loro volta di Forza Italia.

Voto a distanza? La Camera si divide

Proprio Mariastella Gelmini si è fatta portavoce di un’istanza presentata al Presidente della Camera, Roberto Fico: quella di introdurre il voto a distanza. “Nessuno vuole bloccare il Parlamento“, ha voluto specificare. L’idea è quella di interrompere non l’esame degli atti, ma semplicemente il voto in aula. “Tutti i presidenti dei gruppi di opposizione sono in quarantena fiduciaria. Per questo motivo meglio non discutere provvedimenti importanti come la legge Zan sull’omofobia“, ha fatto notare Riccardo Molinari, capogruppo della Lega.

Roberto Fico ha al momento deciso di convocare in audizione giuristi ed esperti informatici. Sull’ipotesi del voto a distanza alla Camera, tuttavia, l’emiciclo sembra diviso. Sebbene una dei contagiati, l’ex pentastellata Ermellino, ha parlato di Montecitorio come di un luogo “ridotto a un focolaio“.

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