L’apprensione generale per il Coronavirus e un ritorno dei contagi sta prendendo sempre più piede negli ultimi giorni. Tanto da indurre Roberto Burioni a rompere il silenzio autoimposto e a tornare a dire la sua sulla delicatissima questione.
La riflessione del noto virologo parte dalla notizia dei “COVID-party” organizzati in Alabama, con tanto di scommesse su chi si ammala per primo. “Sostenevo che l’arrivo di un virus pericoloso in assenza di un vaccino efficace avrebbe spento definitivamente la follia antiscientifica degli antivaccinisti“, ha ammesso il noto virologo sul suo sito ‘MedicalFacts’. Ma Burioni ha anche riconosciuto di aver dato un giudizio forse troppo avventato: “Al contrario di quello che speravo, questa pandemia invece di rendere le persone più sagge, ha purtroppo aumentato l’impazzimento generale“.
Burioni ha quindi inquadrato la problematica proveniente dall’Alabama, dove per qualcuno il Coronavirus è diventato un gioco. “Vi ricordate i ‘varicella party’ degli antivaccinisti? Ora si sta facendo di peggio. In Alabama alcuni studenti hanno messo in piedi una gara davvero originale: hanno organizzato una festa, hanno invitato persone con COVID-19, ognuno ha messo una posta e chi riesce a infettarsi vince tutto il denaro. So cosa state pensando: è impossibile, ed è la stessa cosa che ho pensato io. Invece è vero“, ha raccontato il celebre medico.
Quindi un appello a tutti. “Mi raccomando, non seguite questo esempio. L’infezione è pericolosa (per tutti) e rimane sacrosanto il principio che io vi ripeto da anni: con la salute non si scherza. Fate di tutto per non contrarre questa pericolosa malattia. Potreste fare del male a voi, ai vostri cari e alle altre persone, soprattutto quelle più deboli“. Così Burioni, mentre la preoccupazione per una potenziale seconda ondata di Coronavirus si fa sempre più seria. Anche per situazioni come questa.
Il virologo aveva annunciato tramite il ‘Corriere della Sera’ di volersi prendere qualche tempo di pausa dai media. La sua decisione risale a meno di un mese fa. “Voglio stare in silenzio stampa almeno fino all’autunno. In tv e sui giornali ho detto quello che dovevo. Ora per un po’ non andrò nei media. Piuttosto vorrei scrivere un testo universitario, dedicarmi ai miei studenti. Mi sono mancati“, aveva affermato. Ma la realtà ha richiamato ben presto Burioni alle vecchie abitudini.
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