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CRONACA

Capodanno, quali città hanno vietato i botti da Nord a Sud

In vista dei festeggiamenti del 31 dicembre, molte città italiane corrono ai ripari contro i botti di Capodanno. Da Nord a Sud, infatti, numerose Amministrazioni comunali hanno deciso di varare misure di contrasto all’utilizzo di petardi e giochi pirotecnici sia per la tutela dell’ambiente sia di cittadini e animali.

Secondo le stime del Wwf, infatti, ogni anno in Italia diverse migliaia di animali muoiono a causa dei botti di Capodanno. Di questi la maggior parte è costituita da fauna urbana, soprattutto uccelli, ma ci sono anche cani, gatti e altri animali domestici.

Botti vietati a Milano

Vediamo nel dettagli quali città hanno vietato i botti con delle specifiche ordinanze comunali. La prima è Milano, dove è in vigore un divieto continuativo dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022. La misura riguarda fuochi d’artificio, botti, petardi, giochi pirotecnici e barbecue.

L’obiettivo è duplice. Da un lato la riduzione delle polveri sottili nell’aria: secondo l’annuario delle emissioni Inemar redatto da Arpa, infatti, i fuochi d’artificio sono responsabili del 6% del PM10 in città durante l’anno. Dall’altro la tutela del benessere degli animali che vivono nelle famiglie milanesi, oltre alla fauna cittadina.

L’ordinanza di Decaro a Bari

A Bari un’ordinanza del sindaco, Antonio Decaro, vieta dal 23 dicembre al 1° gennaio la vendita e l’utilizzo di alcune categorie di fuochi d’artificio in tutta la città. Inoltre, dalle 20 del 31 dicembre alle 7 del giorno successivo è vietato utilizzare “ogni tipo di fuoco d’artificio”.

Il divieto a Matera

Niente botti anche a Matera. Il primo cittadino, Domenico Bennardi, ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale. La misura è entrata in vigore il 24 dicembre e sarà valida fino al 7 gennaio 2022.

Reggio Calabria, stop ai botti

Infine, anche il vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, con un’ordinanza ha vietato l’utilizzo di petardi e materiale pirotecnico di vario genere fino al 9 gennaio 2022. La misura ha lo scopo “di evitare che si verifichino incidenti e danni alle persone a causa dell’utilizzo improprio e del malfunzionamento di questi materiali esplosivi”.

Il decalogo per tutelare gli animali

A proposito dei timori per i botti di fine anno, l’Oipa, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, ha pubblicato un decalogo per tutelare i nostri amici a quattro zampe. Ecco cosa bisogna fare:

1) teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi;

2) non lasciamoli soli, potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi. Stiamo loro vicini, mostrandoci tranquilli e cercando di distrarli;

3) non lasciamoli in giardino. Teniamo in casa o in un luogo protetto gli animali che abitualmente vivono fuori per scongiurare il pericolo di fuga;

4) teniamo alto il volume di radio o televisione, chiudendo le finestre e le persiane;

5) lasciamo che si rifugino dove preferiscono, anche se si tratta di un luogo che normalmente è loro vietato;

6) durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura;

7) facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista affinché valuti la possibilità di una terapia di supporto;

8) evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico;

9) organizzare una “gita fuori porta” per trascorrere il Capodanno in luoghi lontani dai centri urbani e dai rumori forti e improvvisi;

10) chiediamo al nostro Comune un’ordinanza contro i botti e sensibilizziamo l’opinione pubblica su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per gli animali domestici e selvatici.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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