Continuano i miglioramenti per Silvio Berlusconi. “Oggi, giovedì 10 settembre 2020, ad una settimana dal ricovero per la cura di polmonite bilaterale SARS-COV-2 relata, si osserva una risposta ottimale alle terapie in atto“. È quanto si legge nel bollettino sulle condizioni di Berlusconi, firmato dal dottor Alberto Zangrillo, medico personale del leader di Forza Italia, responsabile dell’Unità operativa di Terapia intensiva generale e cardiovascolare dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
La telefonala di Berlusconi durante un comizio
Silvio Berlusconi, 84 anni il prossimo 29 settembre, è risultato positivo al tampone lo scorso 2 settembre, insieme ai figli Luigi, 31 anni, e Barbara, 36 anni. A questi si è poi aggiunta più recentemente anche la primogenita del leader di Forza Italia, Marina, 54 anni. Nelle ore scorse era intervenuto via telefono ad un comizio a Fenis, in Valle d’Aosta, dicendo: “Sto lottando per uscire da questa infernale malattia, è molto brutta. Qui al San Raffaele hanno fatto migliaia di esami e io sono risultato tra i primi cinque per forza del virus. Ce la sto mettendo tutta e spero proprio di farcela e di riuscire a tornare in pista”.
Il leader di Forza Italia ha rassicurato sulle proprie condizioni di salute. Ragionando poi con i suoi sulla necessità di presentare un piano articolato di riforme che pungoli il governo sul Recovery Fund. Inoltre ha insistito parlando dell’obbligo morale degli italiani di andare a votare alla Regionali. “Bisogna far sapere agli italiani la necessità di andare al voto. L’incertezza sul numero dei votanti è grande. E allora vale la pena ricordare a tutti gli indecisi un monito di Platone che diceva a chi non voleva votare per il governo di Atene: `Chi non va a votare si merita un governo di pericolosi incapaci´”, ha aggiunto Berlusconi. “Ce la sto mettendo tutta”, ha proseguito, “per tornare a condurre la nostra battaglia di sempre. Soprattutto per le imprese, per il lavoro, contro l’oppressione fiscale e burocratica, contro la Giustizia ingiusta e contro i giudici che fanno i politici”.