Già nelle scorse ore si subodorava la polemica in arrivo, e puntualmente è arrivata. C’è un bacio gay nel nuovo film della Disney, anche se la sua produzione ha la firma della Pixar. Si tratta di “Lightyear: la vera storia di Buzz“, che non a caso qualcuno nel mondo ha già deciso di bloccare. Ma non è certo la prima volta in cui la rappresentazione di un atto d’amore ha creato problemi alla major americana.
Partiamo dal caso più recente: quello del bacio nell’ultimo film Disney. “Lightyear: la vera storia di Buzz” arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 15 giugno, ma non sarà mai distribuito negli Emirati Arabi Uniti. Il motivo? Il legame tra la migliore amica del protagonista, la ranger spaziale Alisha Hawthorne, e sua moglie. Due donne, appunto, che non solo il film mostra mentre si baciano, ma che arriveranno anche a concepire un figlio.
Questione troppo grave per gli Emirati Arabi, dove il poster del film è comparso su Twitter con un eloquente “No” scritto in rosso. Come spiega il locale Ufficio di regolamentazione dei media del ministero della Gioventù e della Cultura, “Lightyear: la vera storia di Buzz” non ha ricevuto l’autorizzazione alla proiezione pubblica. Il motivo? “Violazione degli standard di contenuto dei media del Paese“. Il bacio gay, peraltro, era finito anche al centro delle riflessioni della stessa Disney, rischiando il taglio. Dopo una protesta dei dipendenti aziendali, quindi, era tornato nel film.
Può, comunque, un gesto semplice e innocente come un bacio creare un autentico polverone? La risposta è sì, se ci si riferisce a una casa come la Disney, amatissima dai bambini e soprattutto sempre al centro delle attenzioni delle associazioni dei genitori. E così, oltre 75 anni dopo la sua uscita, perfino “Biancaneve e i Sette Nani” dovette sopportare un piccolo uragano di proteste. Questo a causa del finale, e dell’incantesimo che costrinse la protagonista a una “morte apparente” (o un “sonno mortale“, come spiegava la Strega). A salvare la situazione fu il Principe, che però secondo il ‘San Francisco Gate’ risvegliò la sua bella senza aver ottenuto un espresso consenso.
Bacio gay a parte, la Disney ha dovuto affrontare diverse polemiche nel corso dei decenni. La “nuova” Jessica Rabbit è diventata meno provocante che in passato in seguito al #MeeToo, qualcuno ha polemizzato con “Aladdin“ (ricordate quando Jasmine distrasse il ben più anziano Jafar vestita da schiava?) e anche la rappresentazione dell’amore tra Simba e Nala ne “Il Re Leone“ ha fatto storcere il naso a qualcuno. Senza dimenticare il noto caso di “Ritorno al Futuro“, che la major rifiutò di produrre proprio per la scena in macchina in cui le labbra di Marty McFly e della futura madre Lorraine Baines si toccarono.
E restano sul tema del bacio, chissà cosa sarebbe successo a Burbank se qualcuno avesse raccontato ai vertici aziendali che, decenni dopo, la Disney avrebbe acquistato la Lucasfilm e con essa tutti i diritti sulla saga di Star Wars. Inclusa una celebre scena tra i fratelli Luke e Leia che, certamente, qualche imbarazzo lo avrebbe creato.
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