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“Questa volta siamo qui per sostenere Lucia Azzolina e rafforzare la sua battaglia per tenere aperte le scuole. Perché è importante che le scuole restino aperte. Quindi assolutamente stavolta siamo d’accordo con il ministro“. Così Francesca, del comitato Priorità alla scuola, spiega le motivazioni che hanno portato ancora una volta genitori, insegnanti e alunni a manifestare davanti al Miur.
I problemi della scuola secondo i manifestanti
La battaglia di Lucia Azzolina per proseguire con la didattica in presenza è stata sposata dai manifestanti riuniti davanti al Ministero: “Siamo con lei. Naturalmente c’è ancora molto da lavorare. Il ministro deve dare risposte a tante domande, fra cui perché ancora non siamo con l’organico al completo. Visto che si sapeva che ci sarebbe stato bisogno di tanti docenti in più“.
I problemi che vengono riportati all’attenzione della ministra Azzolina non finiscono certo qui. “In tante scuole non si hanno ancora i banchi, tante scuole sono ancora ad orario ridotto. Insomma, non è che vada tutto bene, ma in questa battaglia siamo al suo fianco“, aggiunge Francesca.
Azzolina: una battaglia sposata da studenti e professori
Lo spunto questa volta è l’ordinanza del presidente Vincenzo De Luca, che in Campania ha chiuso le scuole e “imposto” la didattica a distanza. Una opzione assolutamente scartata da insegnanti e alunni, questa volta in “linea” con la volontà della ministra Azzolina.
“La scuola è un ambiente sicuro, in cui vengono rispettate tutte quante le regole“, sottolinea una professoressa. “Come tutti sappiamo, i contatti non avvengono all’interno delle scuole. Quindi credo che la scuola potrebbe tranquillamente continuare in presenza, se vengono garantite le distanze sia all’interno che all’esterno e potenziate le linee dei trasporti. Non c’è la necessità di chiudere“, spiega invece una studentessa. Nel contesto di una manifestazione che mette insieme tante anime della scuola, tutte allineate con la battaglia di Lucia Azzolina.