Attacco in Congo, l’intelligence ricostruisce la dinamica degli eventi

Ad alcune ore di distanza, l’agguato in Congo in cui hanno perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci inizia ad assumere dei contorni più chiari. Come riferisce l’AdnKronos, che cita fonti di intelligence, i sei componenti del commando che ha attaccato il convoglio hanno prima ucciso l’autista, Mustapha Milambo, e poi condotto le altre persone nella foresta circostante al luogo dell’attentato. Il tutto è avvenuto attorno alle 10:15 nei pressi della cittadina di Kanyamahoro.
Sempre secondo le fonti di intelligence citate da AdnKronos, a poche centinaia di metri dal luogo dell’attentato si trovava una pattuglia dell’Istituto congolese per la conservazione della natura e anche un’unità dell’esercito congolese, giunti in soccorso dei rapiti. Tuttavia, quando sono intervenuti i ranger, gli aggressori hanno sparato a Iavocacci e ad Attanasio. L’ambasciatore, ferito all’addome, è stato trasportato all’ospedale di Goma “in condizioni critiche”. È deceduto poco dopo.

La possibile identità degli assalitori

Le fonti di intelligence citate da AdnKronos riferiscono che il governo locale aveva autorizzato lo spostamento senza scorta del convoglio del World Food Programme (Wfp) di cui faceva parte l’ambasciatore italiano a Kinshasa. L’attentato sarebbe stato orchestrato dalle Forze democratiche ruandesi. Attualmente l’identità precisa degli assalitori non è nota. Tuttavia le autorità locali starebbero privilegiando la pista del Fdlr-Foca (Forze democratiche per la liberazione del Ruanda), il principale gruppo residuo di ribelli ruandesi di etnia Hutu. Il governatore del Nord Kivu, Carly Nzanzu Kasivita, ha riferito che le indagini sono in corso e che è stato interrogato uno dei sopravvissuti. Quest’ultimo ha riferito che gli aggressori parlavano tra di loro in kinyarwanda, mentre si rivolgevano agli ostaggi in swahili. Il loro obiettivo, secondo alcune fonti, sarebbe stato il rapimento di Luca Attanasio.

Le azioni delle Forze democratiche per la liberazione del Ruanda

Per lo Us Counter Terrorism Center, Fdlr-Foca è il principale responsabile di una dozzina di attentati terroristici avvenuti nel 2009, che hanno causato la morte di centinaia di persone nel Congo orientale. Dopo il 2010, come conseguenza dell’azione dell’esercito congolese e dei ranger dell’Iccn, il gruppo ha rimodulato la sua strategia, preferendo azioni a bassa intensità ma con profitti maggiori. Nel 2018 rapirono due turisti inglesi nel parco nazionale di Virunga, per poi rilasciarli dopo due giorni. Nell’aprile del 2020 circa 60 membri del gruppo attaccarono una pattuglia dell’Istituto congolese per la conservazione della natura provocando 17 morti, di cui 12 ranger.

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