Quella di ieri, giovedì 11 marzo, è stata una giornata da dimenticare per AstraZeneca. La Danimarca e la Norvegia hanno sospeso la somministrazione del vaccino prodotto dall’azienda farmaceutica dopo le segnalazioni di alcuni gravi casi di coaguli di sangue. Inoltre, in Italia, l’Aifa ha vietato l’utilizzo di un lotto del siero che avrebbe causato reazioni avverse. Commentando la scelta, AstraZeneca ha ribadito la “qualità, la sicurezza e l’efficacia” del suo vaccino anti-Covid. L’azienda ha anche difeso il lotto bloccato dall’Aifa in via precauzionale.
Le dichiarazioni di AstraZeneca
“A seguito della recente segnalazione di alcuni eventi avversi gravi segnalati in concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro Covid-19, l’azienda sta collaborando con le Autorità sanitarie e regolatorie che stanno procedendo agli accertamenti necessari”, ha reso noto AstraZeneca. La società ha poi sottolineato che “da un’analisi del nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi Paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro il Covid-19”. “Il numero di questi eventi è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale”, ha aggiunto AstraZeneca.
Gli accertamenti sul lotto
In seguito alla segnalazione dell’Aifa, AstraZeneca ha effettuato degli accertamenti di qualità sul lotto ABV2856, senza però evidenziare “aspetti che possano aver avuto un impatto sulla qualità, sicurezza ed efficacia” del vaccino. L’azienda ha subito comunicato all’Agenzia italiana del farmaco l’esito di questa verifica.
La posizione dell’Ema
La posizione di AstraZeneca è simile a quella dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Secondo l’ente regolatore, infatti, non ci sono “indicazioni che la vaccinazione anti-Covid abbia causato” gli eventi tromboembolici segnalati da diversi Paesi europei in seguito alla somministrazione del vaccino. L’Ema ha anche sottolineato che “tali condizioni non sono elencate come effetti collaterali” del siero in questione.