C’è un grosso problema AstraZeneca in Sicilia. Lo riferisce nel corso di una conferenza stampa della Presidenza della Regione il dirigente generale del Dasoe, Mario La Rocca. In base alle sue parole, rilanciate dall’Ansa, sarebbero infatti ben 250 mila le dosi di vaccino chiuse nei frigoriferi e al momento inutilizzate.
Ansia Musumeci: “Psicosi comprensibile, ma ingiustificata”
“Verso AstraZeneca c’è stata e c’è una comprensibile ma ingiustificata psicosi, a fronte di 5-6 decessi la cui connessione con il vaccino comunque è stata esclusa“, ha denunciato invece il presidente della Regione Sicilia. Un problema non da poco, dato il rilancio operato dal governatore. “Abbiamo deciso di aprire da domani la prenotazione ai cittadini dai 50 anni in su, per l’esattezza dai nati dal 1971 (dal primo gennaio) in poi“, ha infatti dichiarato.
Musumeci ha quindi sottolineato i problemi che può generare il dilagante scetticismo verso il farmaco anglo-svedese: “Abbiamo avviato l’open day tre settimane fa per dare forza e impulso alla campagna di vaccinazione. E, in modo particolare, a quella con AstraZeneca. Tanto più che la scorta di quest’ultimo nei frigoriferi è sempre stata abbondante“.
AstraZeneca e non solo: i nodi della campagna vaccinale in Sicilia
Intanto la Sicilia si prepara a sottoporre a vaccinazione di massa anche gli abitanti delle isole minori, a partire da Linosa e Lampedusa. Ed è evidente come i dubbi di molti nei confronti di AstraZeneca rappresentino un pericoloso motivo di rallentamento. “Spero che il generale Figliuolo voglia comprendere che da parte nostra non c’è alcuna volontà di essere disobbedienti. Avvertiamo però tutti il peso della responsabilità della specifica condizione epidemiologica dell’isola ma anche di carattere sociale. Dobbiamo correre, altrimenti non usciremo più da questo tunnel“, ha aggiunto Musumeci.
Detto del nodo AstraZeneca, in Sicilia c’è un’altra questione aperta. “Abbiamo chiesto al commissario Figliuolo, con due lettere, la possibilità di ammettere al vaccino anche le persone al di sotto dei 50 anni. Ci è stato sempre risposto che non è possibile, e che può essere consentito solo quando avremo messo al sicuro gli ultra 80enni. Ma è chiaro che non abbiamo poteri sanzionatori, o coercitivi, per convincere i riottosi“, ha spiegato Musumeci.