“In Italia, le persone muoiono al ritmo di 300 al giorno. E quindi posso certamente capire l’alto livello di ansia in Italia e in molti Paesi in tutta Europa. Sono in una situazione di crisi senza freni. Questa non è la situazione in Australia“. Lo ha detto il primo ministro australiano Scott Morrison, in merito alla decisione dell’Italia di bloccare l’esportazione di 250 mila dosi di vaccino AstraZeneca contro il Covid-19. A rilanciare le sue parole è stata l’Ansa.
Il riferimento è alla notizia di ieri, quando l’Italia ha deciso di bloccare l’invio di 250 mila dosi del vaccino anti-Covid di AstraZeneca destinate all’Australia. Lo stop è stato reso possibile dalle nuove regole previste dall’Unione europea per impedire l’esportazione dei vaccini al di fuori dell’Ue. Come riportato dal ‘Financial Times’, Roma ha notificato la propria decisione a Bruxelles alla fine della scorsa settimana. La Commissione europea non ha sollevato obiezioni sulla scelta.
Sulla vicenda delle dosi AstraZeneca, il governo di Canberra ha voluto fare una precisazione. “Questa particolare spedizione non era quella su cui avevamo fatto affidamento per il lancio della campagna vaccinale, e quindi continueremo senza sosta“, ha ribadito Morrison. Tale punto era stato già sottolineato dal suo ministero della Salute.
L’Australia ha peraltro iniziato il suo programma di vaccinazione un paio di settimane fa, dando priorità al personale sanitario in prima linea e agli anziani. La scelta è andata su Pfizer, sebbene le dosi di quel vaccino siano limitate, a causa delle scarse scorte globali. Nel frattempo ha ricevuto 300 mila dosi AstraZeneca che saranno da oggi, 5 marzo, somministrate alla popolazione.
In base alle informazioni fornite da Bruxelles emerge che l’autorità italiana ha ricevuto una richiesta di autorizzazione all’esportazione di un lotto di vaccini anti-Covid da parte di AstraZeneca. In seguito, l’Italia ha invitato una proposta di non autorizzazione alla Commissione europea (che, come prevede l’articolo 2, paragrafo 5, ha l’ultima parola sulla decisione), ricevendo un responso favorevole. Finora nessun altro Stato dell’Ue era ricorso al meccanismo sull’export. “Tutto il mondo si trova in territori inesplorati. Non sorprende che alcune Nazioni presentino violazioni. E questo dimostra quanto bene stia facendo l’Australia rispetto alla disperazione di altri Stati“, ha dichiarato il ministro australiano delle Finanze, Simon Birmingham.
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