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CRONACA

Arrestati i capi ultras di Inter e Milan. Sono accusati di associazione a delinquere con aggravante mafiosa

I capi ultras di Inter e Milan sono stati arrestati per associazione a delinquere. Ecco cosa è successo stamattina

Le tifoserie di Inter e Milan, questa mattina, si sono svegliate con una notizia sconvolgente: i principali capi ultras di entrambe le squadre di Milano sono accusati di associazione a delinquere con aggravante mafiosa. 

Tra vendite di biglietti a prezzi maggiorati, affari illeciti che prendevano vita a luci accese e spente a San Siro, e ricavati spartiti con la mafia, si è scatenato un vero e proprio terremoto tra le tifoserie di Inter e Milan a partire dalle prime ore dell’alba di stamattina, quando la polizia ha bussato alla porta dei direttivi delle curve di inter e Milan. La mattinata si è conclusa con 19 misure cautelari e 16 arresti.

La morte di Bellocco dà inizio agli arresti

L’escalation di arresti è cominciata con Andrea Beretta per l’uccisione di Antonio Bellocco, che teneva le redini fuori dal carcere degli affari della famiglia Bellocco.

Beretta era il nuovo leader della curva nerazzurra dopo l’assassinio di Vittorio Boiocchi, avvenuto nel 2022 per mano di due killer in moto mai stati rintracciati o identificati. Dopo di lui, il direttivo è passato nelle mani di Beretta, Ferdico e Bellocco. Ma l’equilibrio pare essersi inesorabilmente rotto quando i Bellocco hanno chiesto più denaro di quanto era stato pattuito — stando a quanto riportato da Beretta alle autorità — a quel punto la situazione è degenerata finendo nuovamente in uno spargimento di sangue. 

Curva dell’Inter e del Milano indagate per associazione a delinquere – Unsplash – newsby.it

Stamattina è stato arrestato anche Renato Bosetti, che nel mentre si era messo a capo della curva Nord in sostituzione di Beretta. 

La curva Sud non è rimasta esente da questa retata e dietro le sbarre è finito anche il leader della curva milanista Luca Lucci per associazione a delinquere. Pare che gli introiti raccolti illegalmente dagli ultras di entrambe le curve venissero suddivisi e spartiti, per poi andare a finire in gran parte anche nelle tasche di organizzazioni mafiose, aggravante che ha reso questi arresti ancora più cruciali.

Molti altri membri della Sud sono stati arrestati per associazione a delinquere senza aggravante e tra di loro compare anche il nome di Christian Rosiello, ovvero il bodyguard di Fedez, che ha sua volta verrà posto sotto esame per delle segnalazioni che lo riguardano, in cui il rapper milanese avrebbe stretto patti con la curva Sud per arricchirsi con la vendita della sua bibita in Curva.

San Siro: da tempio del calcio a teatro di affari illeciti

Stando a quanto divulgato dal gip Domenico Santoro, che si sta occupando del caso, gli ultras delle due squadre rivali di Milano sarebbero stati in grado di insinuarsi in ogni attività inerente a San Siro e alle sue manifestazioni calcistiche, controllando parcheggi, catering, ambulanti dei panini, facchinaggio, vendita di bibite in tutto San Siro e biglietti acquisiti e rivenduti a cifre astronomiche, per un totale di incassi pari a milioni di euro. 

Restano al di fuori della faccenda i responsabili delle società Inter e Milan che non parrebbero coinvolti o sotto accusa di corruzione, ma è stato aperto un procedimento di prevenzione per fare chiarezza rispetto alla vendita illecita di biglietti, dal momento che erano le stesse società a fornire i biglietti che poi le organizzazioni di Beretta e e Lucci rivendevano. 

Pare, però, che la società dell’Inter sia stata messa in una situazione di sudditanza nei confronti della Curva Nord, finendo per acconsentire all’elargizione di un gran numero di biglietti.

Il patto tra le due Curve rivali

È emerso un patto stretto tra la curva dell’Inter e del Milan, relativo alla semifinale di Champions del 2023, patto che prevedeva che la Curva della squadra vincente avrebbe dato all’altra una quota dei biglietti. La possibilità di guadagno, in poche parole, è riuscita ad andare oltre alla rivalità calcistica. 

L’estorsione degli ultras nei confronti del catering di San Siro verrà a sua volta analizzata dalla Guardia di Finanza e dalla procura di Milano, come anche la richiesta di pizzo ai paninari fuori San Siro e i pestaggi.

San Siro: da tempio del calcio a teatro di affari illeciti – Unsplash – newsby

L’inchiesta non sembra prendere in esame affari legati alla droga, ma la certezza è che l’indagine va avanti da anni e che riguarda diversi filoni investigativi della città di Milano, e i nomi emersi fino ad ora sono solo una parte degli effettivi indagati, che probabilmente emergeranno nei prossimi giorni.

Quello che sembra essere appurato è che le attività economiche connesse allo stadio di San Siro sono “fuori da ogni controllo di legalità” e pare che questo sia dovuto anche ad alcuni passi falsi commessi specialmente dall’F.C internazionale riguardo all’elargizione di biglietti che, come anticipato poco sopra, sarà argomento di un’ulteriore inchiesta sulla Società. 

Tuttavia, emergono delle pressioni fatte dal direttivo della Curva dell’Inter nei confronti dell’ex capitano Zanetti e dell’ex giocatore dell’Inter Materazzi, a cui sarebbero stati estorti altri biglietti specialmente per partite cruciali. 

Minacce di Ferdico alla società Inter

La finale di Champions League dello scorso anno ad Istanbul sarebbe stata una miniera d’oro per il direttivo della Curva dell’Inter. Infatti, pare che Ferdico, Bellocco e Beretta abbiano fatto pressione all’F.C Inter per ottenere 1500 biglietti da mettere in vendita in modo autonomo, nonostante la Società avesse messo a disposizione solo 800 biglietti. Così gli ultras avrebbero minacciato la società di non presenziare all’evento sportivo e di non supportare la squadra se non avessero ottenuto il quantitativo di biglietti richiesto e Ferdico avrebbe addirittura fatto pressioni su Inzaghi e Marotta per ottenere i biglietti che chiedeva.

Ad aggravare la situazione del direttivo della Curva interista ci sarebbe l’aver favorito l’associazione mafiosa dei Bellocco, nota famiglia appartenente all’ ndrangheta. Il primo incontro tra Bellocco e Beretta pare esserci stato nel 2022, e la collaborazione tra i due si è conclusa rovinosamente il 4 settembre 2024 con la morte di Bellocco per mano di Beretta. Sembra che sia stato questo l’evento scatenante che ha portato poi all’escalation di arresti. 

Ora è tutto da dimostrare e San Siro da ripulire, cercando di rendere nuovamente legali gli affari che gli orbitano attorno. Non si sa se ci saranno provvedimenti contro le Società Inter e Milan né quali nuovi equilibri verranno raggiunti dalle tifoserie rivali che poi tanto rivali non sono… la speranza è che lo stadio torni ad essere un luogo di tifosi e appassionati e non di affari illeciti e associazioni mafiose.

Alessia Barra

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