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A distanza di circa ventiquattro ore, restano ancora vari interrogativi sul triplice omicidio che ha scosso Ardea, un comune in provincia di Roma. Il dubbio più grande resta il movente di Andrea Pignani, l’uomo di 35 anni che ha tolto la vita a due bambini, Daniel, di 5 anni, e David, di 10 anni, e al 74enne Salvatore Ranieri, prima di suicidarsi con l’arma del delitto (una Beretta calibro 7,65). “C’è forte amarezza per una tragedia imprevedibile perché i bambini deceduti non erano cittadini di Ardea e il fatto che siano stati colpiti da uno sconosciuto ci lascia con il dolore nel cuore“. Lo ha dichiarato Mario Savarese, il sindaco di Ardea.
“Le motivazioni che hanno spinto il ragazzo a compiere il folle gesto non sono ancora chiare, ma escluderei qualunque relazione tra le persone. I bambini erano venuti a trovare il padre che è agli arresti domiciliari, ma questo è un fatto marginale che non è legato alla vicenda. Il Comune farà una dichiarazione di lutto cittadino e dopo organizzeremo qualcosa per i ragazzi perché questo è un episodio che non possiamo e vogliamo dimenticare“, ha concluso.
Ardea, fiori e peluche per David e Daniel. I residenti: “Una tragedia che si poteva evitare”
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Mentre proseguono le indagini, i cittadini di Ardea continuano a provare rabbia e rammarico per una tragedia così insensata. “Sono accorso sul posto subito dopo aver sentito le urla“, spiega un giovane residente. “Quando sono arrivato ho visto che i due bimbi erano stati colpiti sul petto“, ha continuato. Una tragedia che ha rotto la tranquillità di una zona da sempre pacifica. “Il fatto si poteva evitare, attraverso un maggior controllo delle istituzioni competenti“, dicono in lacrime i cittadini.
Colonnello Roberti: “Nessun rapporto tra il killer e il papà dei bambini”
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I carabinieri hanno provato a cercare un possibile legame tra Andrea Pignani e Domenico Fusinato, il padre di Daniel e David, ai domiciliari per spaccio di droga, ma non sembra essercene uno. “Ad oggi non risulta alcun legame pregresso tra il papà dei due bambini uccisi e l’aggressore, così come non risultano denunce o esposti nei confronti dell’uomo“. Lo ha spiegato il Colonnello Michele Roberti.
Il triplice omicidio di Ardea
Le ricostruzioni dei carabinieri indicano che ieri mattina, attorno alle 11:00, Andrea Pignani si è imbattuto in Daniel e David e ha puntato la Beretta contro di loro. Salvatore Ranieri, che stava passando nelle vicinanze in bicicletta, ha cercato di fermarlo, finendo per restare ucciso a sua volta da un colpo di pistola alla testa. Una quarta persona sarebbe sfuggita alla morte solo perché troppo distante per la gittata della pistola. In seguito al triplice omicidio, Pignani si è barricato nella casa in cui viveva con la madre e prima delle 15, l’ora in cui i carabinieri hanno fatto irruzione nell’edificio, si è tolto la vita con l’arma del delitto. La pistola era appartenuta al padre, un’ex guardia giurata, che l’aveva detenuta regolarmente fino alla sua morte, avvenuta diversi mesi fa.
A maggio del 2020, Pignani era stato sottoposto a Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) per aver aggredito la madre, ma non risulta che fosse attualmente in cura per problemi mentali.