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Questa mattina circa 300 lavoratori di Alitalia hanno manifestato sotto al Ministero dell’Economia e delle Finanze per protestare contro il nuovo piano Ita. Presenti le sigle sindacali USB, CUB e il comitato Air crew. “Abbiamo chiesto un incontro urgente in seguito al vertice tenutosi ieri tra i ministri Giorgetti e Franco con la Vestager che sembrerebbe aver definito un accordo di massima che prevede il ridimensionamento e la frammentazione di Alitalia e migliaia di licenziamenti. In questo modo Alitalia diventerebbe una piccola compagnia da cedere alla concorrenza, perdendo il controllo dei flussi turistici da e verso il nostro paese. Un piano che non ha futuro” lo ha dichiarato Antonio Amoroso (Cub trasporti).
Alitalia, Fassina: “Governo rassegnato alla svendita del trasporto aereo italiano”
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Alla manifestazione di Alitalia era presente anche Stefano Fassina, deputato di Liberi e Uguali. “Il governo si è rassegnato ad un accordo al ribasso con Bruxelles, una svendita di fatto del futuro del trasporto aereo italiano” ha dichiarato. “Le condizioni accettate faranno nascere Ita con prospettive estremamente limitate e porteranno a circa 6mila licenziamenti. È inaccettabile, non è l’impegno che il Governo ha dato in parlamento. Chiediamo l’audizione dei Ministri affinché spieghino i contenuti dell’accordo e per avere un mandato parlamentare prima di finalizzare l’accordo. La partita non è chiusa“, ha concluso Fassina.
Alitalia, Patuanelli: “Obiettivo è compagnia forte, non di fermarci a 6mila dipendenti”
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Stefano Patuanelli, il ministro delle politiche agricole, ha risposto ad alcune domande su Alitalia a margine del Consiglio Agricoltura dell’Ue. “Credo che l’obiettivo sia quello di avere una compagnia più grande, più forte, più strutturata di quella di prima. Oggi la condizione del trasporto aereo è legata ancora agli effetti pandemici, alla difficoltà con cui le persone possono spostarsi. Quindi è normale che la compagnia parta con una riduzione. Dobbiamo trovare ovviamente gli strumenti di accompagnamento per tutte quelle persone che non sono comprese nel perimetro aziendale attuale. Ma l’obiettivo non è certamente quello di fermarci a 6mila dipendenti. È quello di avere una compagnia di bandiera vera, seria, come lo è stato per tanti anni Alitalia e credo che sarà un obiettivo raggiungibile. Ci sono le condizioni a mio avviso perché sia raggiungibile“.