CRONACA

Alitalia & co, protesta al Ministero: “Il lavoro povero siamo noi”

[scJWP IdVideo=”Ei7zklhC-Waf8YzTy”]

Alcune decine di lavoratori di Alitalia, Airitaly e operatori aeroportuali si sono dati appuntamento davanti al ministero dei Trasporti per manifestare dissenso rispetto alle ultime decisioni riguardanti il loro settore.

Le istanze di Alitalia e Airitaly

Francesco Staccioli, dell’Usb Lavoro Privato, ha spiegato: “I tempi devono essere veloci per rilanciare la compagnia. Avevamo convocato questa manifestazione per diversi problemi. La compagnia aerea deve nascere, e ieri c’è stato un primo passo in tal senso con la nomina di presidente e amministratore delegato di Alitalia. Questo è un primo problema. Ma devono anche esserci tempi necessari e veloci per rilanciarsi. Serve una riforma generale del trasporto aereo“.

Alessandro Brandanu, assistente di volo Airitaly, ha aggiunto: “Siamo qui per dire che bisogna fare un discorso unitario per tutto il trasporto aereo. Dopo questa fase di blocco della pandemia ci sono delle situazioni che non devono verificarsi di nuovo. Qualche timido segnale di miglioramento c’è, ma oggi siamo qui per dire che è necessario essere tutti uniti. Il nuovo vettore nazionale assorbirà tutta Alitalia e noi pensiamo che debba occuparsi anche delle altre realtà del trasporto aereo. Noi siamo in liquidazione da febbraio, la società non opera più ma contiene 1456 persone. Siamo tutti professionisti con una storia e abbiamo voglia di continuare a lavorare“.

Fiumicino e il “lavoro povero”

Non solo compagnie aeree, da Alitalia alle altre. Ecco infatti le parole di Elena Casagrande, sindacalista Usb: “Nell’aeroporto di Fiumicino, il più grande d’Italia, c’è il lavoro povero. Quando parlavamo di salario minimo con la ministra Catalfo, la situazione di Fiumicino la rispecchia. Tutte le società che fanno assistenza al trasporto aereo usano oramai da vent’anni il part time obbligatorio. Si lavora per quattro, cinque o sei ore al giorno, ben al di sotto della soglia di sussistenza. E’ ora di dire basta, serve un sistema di regole“.

Andrea Corti

Nato a Roma nel 1978, dopo essersi dedicato al giornalismo scritto e ad aver pubblicato alcune biografie di personaggi dello sport come Zeman e Zanardi, ormai da anni è ‘sul campo’ con la telecamera in una mano e il microfono nell'altra. Dalle partite di calcio alle consultazioni per la formazione del governo, sempre con passione ed entusiasmo.

Recent Posts

Maccio Capatonda rivela: “Ecco come ho conquistato la Canalis”

Maccio ha saputo conquistare il pubblico con personaggi eccentrici e sketch esilaranti, ma il flirt…

12 ore ago

In Myanmar è stata annunciata una settimana di lutto nazionale dopo il terremoto

Durante questo periodo le bandiere saranno esposte a mezz'asta, un gesto simbolico che riflette il…

5 giorni ago

Toscana, banda assalta due portavalori sull’Aurelia con fucili ed esplosivo: bottino milionario

Due i furgoni assaltati. Spari e mezzi a fuoco, banda fa rapina sulla Variante nel…

7 giorni ago

Terremoto in Birmania, forte scossa di magnitudo 7.7: sisma avvertito anche in altri Paesi

L’epicentro della scossa è stato localizzato a 16 chilometri a nord-ovest di Saigang, una delle…

1 settimana ago

Macron: “La Russia finge di negoziare. Niente revoca alle sanzioni, decisione unanime”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato dal vertice dei "volenterosi" per l'Ucraina che si…

1 settimana ago

Egitto, sommergibile affonda nel mar Rosso: almeno 6 morti

Un sommergibile turistico è affondato al largo di Hurghada, in Egitto, provocando la morte di…

1 settimana ago