“Non vi sono ragioni per accusare la Russia di aver avuto un ruolo nell’avvelenamento di Aleksei Navalny“. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov. “La Russia non vuole che la Germania salti a conclusioni affrettate senza dialogare sulla questione“, ha aggiunto, sostenendo che “nessuno ha tratto vantaggi dall’avvelenamento“.
Il capo dell’intelligence russa Serghiei Narishkin, afferma di non escludere che il presunto avvelenamento di Aleksei Navalny possa essere una provocazione dei servizi segreti occidentali.
“Stanno emergendo interrogativi molto gravi a cui solo il governo russo può e deve rispondere“, queste le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo la conferma dell’avvelenamento con un agente nervino dell’oppositore.
“Il governo tedesco condanna con forza questo crimine ed esige con urgenza una spiegazione da parte del governo russo“. Nel comunicato si legge che il governo di Berlino informerà i suoi partner dell’Ue e della NATO dei risultati dell’indagine.
l governo russo continua a respingere ogni accusa, sostenendo che i test si sono svolti in conformità con tutte le norme internazionali prima che Aleksei Navalny fosse trasportato in aereo a Berlino, senza che venissero trovate sostanze nocive.
Il portavoce del Cremlino ha insistito sul fatto che “non vi è alcuna sostanza tossica rilevata dai medici russi durante il ricovero iniziale di Navalny alla fine di agosto.” “Non credo – aggiunge – che l’avvelenamento di questa persona possa giovare a nessuno.”
“Sceglierei le parole con attenzione quando si parla di accuse contro lo Stato russo perché non c’è motivo per accusare lo Stato russo“, ha proseguito il portavoce di Putin. “Certamente – prosegue – non vorremmo che i nostri partner in Germania e in altri Paesi europei si precipitassero a fare valutazioni.”
Ora che le indagini sanitarie tedesche hanno fugato ogni dubbio sul fatto che il più importante oppositore di Vladimir Putin sia vittima di un avvelenamento, rimangono alcuni punti interrogativi. Chi è il responsabile? Chi prenderà il suo posto?
Eliminato Navalny, l’opposizione a Putin, oggi, appare senza guida, senza forma e senza direzione. La forza di Navalny è sempre stata quella di lavorare da solo, di non essere supportato da un’organizzazione rigida e diffusa.
Il dissidente aveva trovato il modo per dare fastidio a Putin e alla Russia, con la diffusione della controinformazione e il continuo insistere sul tasto della corruzione, non tanto di Putin quanto dei suoi uomini. Su questo Navalny puntava molto e, ora che è stato messo da parte, la sua eredità politica scotta. Così tanto che nessuno, almeno per ora, sembra avere voglia di raccoglierla.
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