Air Italy, in 1.322 a rischio licenziamento. Proteste al Mise, interviene Bruxelles

Per i 1.322 lavoratori di Air Italy il licenziamento è un’ipotesi sempre più concreta e vicina. L’incontro di oggi al Ministero del Lavoro con le Regioni Lombardia e Sardegna, i sindacati e i liquidatori della compagna aerea si è infatti concluso con una fumata nera.

Secondo quanto riferiscono i sindacati, nonostante gli sforzi, il faccia a faccia si è concluso con la scelta irremovibile della società in liquidazione di non tornare sui propri passi. La procedura per i licenziamenti collettivi termina dunque oggi e non ci sarà la proroga della cassa integrazione.

“Siamo profondamente delusi per la rinuncia da parte di Air Italy a scongiurare il licenziamento dei lavoratori e delle lavoratrici”. Così l’assessora al Lavoro e vicepresidente della Giunta sarda, Alessandra Zedda, a margine dell’incontro, al quale ha partecipato in video-collegamento.

Air Italy, sit-in di protesta davanti al Mise

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Proprio per scongiurare l’ipotesi del licenziamento di massa, nel pomeriggio, davanti al Ministero dello Sviluppo economico, lavoratori ed esponenti delle sigle Ugl, Cgil, Uil e dell’Associazione Piloti Italia hanno organizzato un presidio di protesta.

“Oggi si sta firmando la morte del settore trasporti aerei: non è possibile che a un tavolo così importante non ci siano i ministri interessati – hanno commentato i presenti -. C’è un emendamento nella Manovra di bilancio bloccato in Senato che garantirebbe la proroga della cassa integrazione per i lavoratori di Air Italy”.

La richiesta dei manifestanti al sit-in al Mise era chiara: “Chiediamo lo sblocco immediato e la revoca delle lettere di licenziamento per ben 1.322 lavoratori. È la prima volta che questo accade.

Da Bruxelles 5,4 milioni per i lavoratori

Nel frattempo scende in campo anche Bruxelles. La Commissione bilancio del Parlamento europeo ha infatti approvato lo stanziamento di 5,4 milioni di euro per sostenere 801 lavoratori del settore del trasporto aereo e della logistica in Sardegna che hanno perso il lavoro a causa della pandemia.

I soldi provengono dal Feg, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori in esubero. La decisione è passata con 41 voti a favore, nessun contrario e un astenuto. Dei fondi, 3,8 milioni di euro sono destinati ai dipendenti sardi di Air Italy; mentre quasi 1,5 andranno ai lavoratori del porto canale di Cagliari.

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