Dopo due anni di festeggiamenti limitati dall’emergenza Covid, gli italiani sono tornati nelle piazze per celebrare il 25 aprile. Il 77esimo anniversario della Liberazione si è inevitabilmente intrecciato con la guerra in Ucraina, che ha creato delle divisioni tra l’Anpi e altre associazioni partigiane. In particolare, Gianfranco Pagliarulo è stato tacciato di posizioni filo-russe per via delle critiche che ha sollevato sull’invio di armi a Kiev. A Milano, dov’è in corso la tradizionale manifestazione nazionale dell’Anpi, il presidente dell’associazione ha tuttavia ribadito la “condanna senza se e senza ma dell’invasione da parte dell’esercito di Putin e il riconoscimento della legittima resistenza ucraina”.
A Roma, le associazioni partigiane che non aderiscono all’Anpi hanno organizzato un appuntamento alternativo. Quest’ultimo è caratterizzato dallo slogan “Celebrare la liberazione è schierarsi con la resistenza di Kiev”.
Il corteo del 25 aprile di Milano prenderà il via alle 14 e partirà da Porta Venezia per raggiungere piazza Duomo. All’evento prenderanno parte anche Giuseppe Sala, il sindaco del capoluogo lombardo, Maurizio Landini, il segretario della Cgil, e il Museo della Brigata Ebraica. Quest’ultimo aveva proposto di sfilare con le bandiere della Nato, dando il via a un’accesa polemica con l’Anpi. Nel corso della manifestazione saranno ascoltate le testimonianze di due donne ucraine: Tetyana Bandelyuk, residente da anni in Italia, e Iryna Yarmolenko, profuga e consigliere comunale di Bucha.
“Nessuno sa dove porterà la vicenda dell’Ucraina, ma in questo vuoto che riempiremo giorno per giorno è già chiaro il tentativo di delegittimazione dell’Associazione: ‘siete putiniani, anzi Pagliarulo è putiniano, sciogliamo l’Anpi’. Noi non rispondiamo. Ma una cosa vorrei che fosse chiara: a nessuna condizione l’Anpi diventerà subalterna, non perderà la sua autonomia da partiti ed editori e tantomeno perderà la sua fisionomia. Resterà un’associazione larga, plurale, aperta a tutti gli antifascisti”, ha dichiarato Pagliarulo. Il presidente dell’Anpi si è anche detto d’accordo sul parallelismo tra la resistenza ucraina e quella italiana. “Non c’è dubbio. È evidente che ogni resistenza in caso di guerra diventa resistenza militare. Abbiamo riconosciuto il diritto dei popoli a difendersi dalle invasioni”. Hanno poi invitato a mettere da parte le polemiche: “Domani sarà una grandissima e pacifica manifestazione”.
A Roma il corteo ufficiale dell’Anpi è iniziato alle 10, mentre una manifestazione alternativa per il 25 aprile, organizzata dalle associazioni di partigiani Fiap, Anpc, Fivl, Aned, Anfim (assime a Ucraini in Italia, +Europa e Azione), ha preso il via alle 9:30 in piazza di Torre Argentina. Il suo obiettivo è celebrare “la resistenza di allora e quella ucraina di oggi”.
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