È naturale pensare immediatamente all’attacco alle Torri Gemelle di New York davanti alle parole 11 settembre. Quello che avvenne in quel martedì di 20 anni esatti fa sconvolse tutto il mondo, con quelle immagini potenti in diretta sugli schermi televisivi che angosciarono la popolazione degli Stati Uniti d’America. E non solo. Tuttavia, l’11 settembre è una data che ha visto altri importanti avvenimenti storici. Soprattutto per quanto riguarda il ventesimo secolo.
Che cosa avvenne prima del 2001
48 anni fa fu il momento del golpe in Cile. I militari, con l’appoggio degli Stati Uniti, spodestarono il presidente regolarmente eletto nel 1970, Salvador Allende, per sostituirlo con il militare Augusto Pinochet, che lo stesso Allende aveva nominato da poco alla guida delle Forze Armate. L’11 settembre 1973 i carri armati invasero le strade di Santiago e il Palazzo presidenziale, la Moneda, venne circondato. Allende non scappò, ma decise di non consegnarsi a quelle forze di cui non riconobbe la legittimità.
Prima di morire, probabilmente suicida, rivolse il celebre discorso in cui parla direttamente al suo popolo. “Viva il Cile! Viva il popolo, Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano, ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento”. Il discorso viene trasmesso da Radio Magallanes, l’emittente del Partito Comunista cileno che verrà distrutta subito dopo dai golpisti. Dopo la morte di Allende, Pinochet prese il potere e instaurò una violenta dittatura che durò fino al 1990.
11 settembre 1943: l’inizio della battaglia di Gorizia
La battaglia di Gorizia si svolse tra l’11 e il 26 settembre 1943. Lo scontro avvenne tra le truppe tedesche, che stavano occupando Gorizia nell’ambito dell’Operazione Achse, e militari italiani che restarono fedeli all’alleato tedesco dopo l’8 settembre (decisi a respingere l’invasione del territorio italiano da parte dei partigiani titini e comunisti italiani), da una parte, e gli operai monfalconesi, costituitisi in brigata partigiana e appoggiati da unità partigiane slovene, dall’altra.
La battaglia, che si articolò in una serie di cruenti scontri per il controllo delle linee ferroviarie ed aeroportuali del goriziano e divampò per 15 giorni, si concluse con la vittoria dell’esercito germanico, nettamente superiore per numero di effettivi ed armamenti. Fu la prima importante battaglia organizzata dalla resistenza italiana in Italia settentrionale.
La non violenza di Gandhi e la conclusione delle Olimpiadi Roma 1960
Non solo eventi del tutto negativi, però. L’11 settembre 1906, ad esempio, il Mahatma Gandhi adottò per la prima volta la sua metodologia della satyagraha. Durante una protesta all’Empire Theatre of Varieties di Johannesburg, chiamò i suoi compagni a sfidare la nuova legge e a subire le punizioni previste, senza ricorrere alla violenza. Fu l’inizio della lunga battaglia che ha sempre contraddistinto Gandhi. In seguito fu adottata da altri politici e attivisti, come Martin Luther King, Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi.
Nel 1960 (sempre 11 settembre) si chiusero ufficialmente le Olimpiadi di Roma. Le ultime (estive) tenute in Italia fino ad ora in Italia. Protagonista di quella competizione sportiva, tra i tanti, fu Abebe Bikila, che tagliò il traguardo della maratona da trionfatore sotto l’Arco di Costantino, correndo a piedi nudi su suggerimento del suo allenatore e stabilendo il nuovo record olimpico (2 ore, 15 minuti e 16 secondi). Cassius Clay, il futuro Muhammad Ali, vinse la medaglia d’oro nei pesi mediomassimi del pugilato (chiamati all’epoca massimi-leggeri). Il nostro Livio Berruti fu il primo europeo nella storia dei Giochi a spezzare il dominio dei nordamericani nei 200 metri piani, mentre Wilma Rudolph trionfò nei 100 e 200 metri piani e nella staffetta 4×100: si meritò, pertanto, il titolo di Regina delle Olimpiadi romane.
Gli altri 11 settembre
Sempre per restare nel secolo scorso, sono da menzionare anche altri eventi. L’11 settembre 1961 nacque il WWF. Nel 1988 la Ferrari ottiene una schiacciante doppietta al Gran Premio d’Italia, dopo nove anni di mancata vittoria; primo Gerhard Berger, secondo Michele Alboreto. Il successo venne dedicato a Enzo Ferrari, scomparso qualche settimana prima. Infine, nel 1997, la Scozia votò il referendum per ristabilire il proprio Parlamento, con poteri di imposizione di tasse, situato a Edimburgo. Tutto ciò avvenne dopo 290 anni di unione con l’Inghilterra e nel 700esimo anniversario della Battaglia di Stirling Bridge.