Un asteroide sorvolerà la Terra il 29 aprile. La Nasa: “Nessun pericolo”

Il 29 aprile è un giorno da segnare sul calendario per gli appassionati di astronomia. In questa data l’asteroide “1998 OR2” sorvolerà la Terra a una distanza di 6.290.400 chilometri (0.1794530 Unità Astronomiche), pari a circa 16.5 volte quella che separa il nostro pianeta dalla Luna. Come ha sottolineato anche la Nasa su Twitter, in un post pubblicato il 4 marzo sul profilo ufficiale “NASA Asteroid Watch”, il passaggio dell’asteroide avverrà in tutta sicurezza. L’Agenzia Spaziale Americana ha pubblicato il post per smentire alcune teorie apparse sui tabloid, che avevano dipinto l’asteroide come una minaccia per la Terra da non sottovalutare.

Le caratteristiche dell’asteroide “1998 OR2”

“1998 OR2” è un asteroide che la Nasa conosce da ben 22 anni. Infatti, è stato scoperto nel 1998 dai telescopi del programma “Near Earth Asteroid Tracking” (NEAT), gestito proprio dall’Agenzia Spaziale Americana e dal Jet Propulsion Laboratory. L’iniziativa è nata nel 1995 per individuare e monitorare gli asteroidi near-Earth, la cui orbita è vicina a quella della Terra. Alcuni di questi corpi celesti possono rappresentare un pericolo per il pianeta, in quanto la loro orbita può intersecare quella terrestre. Tuttavia, come precisa la Nasa, non è questo il caso di “1998 OR2”.

Le dimensioni dell’asteroide

Come spiegano gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), le oltre 1.200 misure di posizione condotte indicano che “1998 OR2” dovrebbe avere un diametro compreso tra i 1200 e i 3700 metri. Per via delle sue dimensioni e della sua distanza minima dalla Terra (inferiore a 0.05 Unità Astronomiche) l’asteroide viene classificato come Potentially Hazardous Asteroid (PHA). Ciononostante, il 29 aprile sarà abbastanza lontano dal nostro pianeta da non rappresentare un pericolo.

Sarà possibile osservarlo con un telescopio

Grazie alla sua luminosità, pari a 10,9 magnitudini, il 29 aprile l’asteroide “1998 OR2” potrà essere visto anche utilizzando dei piccoli telescopi (ma non a occhio nudo). Osservarlo sarà però una sfida ardua, perché si troverà molto basso sull’orizzonte dalle 19 alle 23 UT (Universal Time).

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