
(Napoli). Le ambulanze del 118 di Napoli riunite in Piazza del Plebiscito per un flash mob: un momento di serenità per risollevare gli animi in piena emergenza Coronavirus. A spiegare le ragioni dell’iniziativa il dottor Giuseppe Galano, responsabile del 118 dell’Asl Na 1: “È stato tributato l’onore ai vari pronto soccorso e agli ospedali. Ci faceva quindi piacere solidarizzare anche con gli operatori del 118 e con le forze dell’ordine e di sicurezza”.
Coronavirus, l’iniziativa delle Ambulanze
Il medico manda quindi un messaggio alla cittadinanza, spaventata dalla diffusione del Coronavirus: “Non si tratta solo di un’autocelebrazione, ma di una celebrazione che il 118 fa alla sua città e ai cittadini nel tentativo di attenuare la sofferenza di tutti. Siamo stati catapultati in questa realtà terribile, ci abbiamo messo tutto quello che potevamo. Abbiamo investito risorse, forza, sensibilità , emozione. Ora le cose vanno un po’ meglio, l’organizzazione è cambiata ma abbiamo ancora tanto da fare”.
Non manca un appello, subito dopo un racconto molto personale. “Faccio una piccola confessione: Io ho mia figlia a Milano e da quando è partita l’emergenza abbiamo deciso che fosse giusto rispettare le regole e farla restare lì. Purtroppo non è finita, bisogna ancora restare a casa. Questa cosa non è finita, quindi rimanete ancora a casa anche se le giornate sono belle. Serve essere ancora più costanti e determinati“.
Ringraziamenti e richieste d’aiuto
Sulla vicenda interviene anche il dottor Gennaro Gims del 118. Da lui arriva una richiesta di aiuto nel contrasto al Coronavirus: “Questo flash mob è una sorta di autocelebrazione del 118, noi siamo sempre in prima linea contro il Coronavirus. Con rammarico abbiamo visto che sono stati celebrati tutti, tranne noi. Vorrei sollecitare chi è al potere per aumentare le postazioni e le ambulanze, perché il nostro è un lavoro massacrante. La mia postazione fa in media 4500 interventi all’anno, noi ci siamo sempre”.
Dal dottor Guido Burelli, invece, un ringraziamento all’equipe del 118: “Grazie ai nostri operatori, che non si sono mai tirati indietro. Loro sono stati la prima linea d’emergenza dal primo giorno con grandi sacrifici e coraggio. Qualcuno purtroppo è anche risultato positivo al Coronavirus, generando ulteriori ansie e preoccupazioni. Mai così tanti dovettero così tanto a così pochi“.